At 13,44-52; Sal 41; Gv 7,25-31
Allora Paolo e Bàrnaba con franchezza dichiararono: «Era necessario che fosse proclamata prima di tutto a voi la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco: noi ci rivolgiamo ai pagani». (At 13,46)
Il rifiuto dell’annuncio evangelico da parte di gran parte dei Giudei, e l’accoglienza invece da parte di molti pagani, riporta la nostra attenzione al mistero sempre vivo, ancora oggi, di questa Buona Notizia, che divide, incontrando opposizione e resistenze da una parte, e festosa accoglienza da altra parte. Le parole e la vita di Gesù pongono davanti a una scelta, non scontata, comunque faticosa; è un messaggio che non lascia indifferenti, di fronte al quale è necessario operare una decisione, rinnovandola continuamente. Non ci stupisca il fatto che sia un invito che può incontrare il rifiuto, persino un’opposizione ferma e dura: non c’è niente di facile nell’adesione al Crocifisso Risorto, Gesù di Nàzaret. Quello che consola è sapere che la Parola sa sempre trovare una strada nel cuore della storia, per quanto possa sembrarci tortuosa e poco lineare: il nostro rifiuto allontana noi dal regno di Dio, ma non Dio dalla sua passione per l’umanità intera!
Preghiamo
Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,
annuncerò tutte le tue meraviglie.
Gioirò ed esulterò in te,
canterò inni al tuo nome, o Altissimo.
(Sal 9,2-3)