At 6,8-7,2a; 7,51-8,4; Sal 30 (31); 2Tm 3,16-4,8; Mt 17,24-27 oppure Gv 15,18-22
«Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi». (Gv 15,20)
Nel presepe oltre ai classici personaggi, ci sarebbero da aggiungere i tre grandi testimoni che da oggi la Liturgia ci fa incontrare. Il primo è Stefano, diacono e martire: è il testimone di Cristo che arriva a donare la vita a immagine del suo Signore. Testimoniare l’incarnazione di Cristo significa fare della propria vita un dono gratuito a lui e all’umanità intera. Riconoscere di essere fondati, di trovare senso e gioia nella persona di Gesù, può essere motivo di persecuzione. Gesù dà fastidio ancora oggi, a quelle persone che non vogliono riconoscere il suo messaggio di figliolanza, che diviene fraternità condivisa perché rinati nel battesimo da un unico Padre, Dio. Dà fastidio Gesù a quanti suppongono di vivere il loro rapporto con Dio obbedendo a norme e precetti morali, ma non riconoscono nel fratello che sta accanto un figlio di Dio da lui salvato misericordiosamente come lo sono io.
Preghiamo
Ieri il Signore è nato sulla terra,
perché Stefano nascesse nel cielo.
Ieri il nostro re si è degnato di visitare il mondo,
perché Stefano entrasse nella gloria.
dalla Liturgia