Gen 11,31.32b-12,5b; Sal 104; Eb 11,1-2.8-16b; Lc 9,57-62
Bisogna seguire Gesù e diventare suoi discepoli con prontezza e ferma decisione: è una via difficile, di disagio talora, di incertezze e non priva di momenti di dubbio. (Lc 9)
‘Farò di te una grande nazione’, è la promessa di Dio ad Abramo a fronte, però, di una fiducia totale al grande disegno che implica l’abbandono di tutte le proprie certezze, a partire dalla terra, la casa, le proprie radici. Abramo accetta e parte verso la terra sconosciuta che gli è stata promessa. Non pone condizioni e non chiede ‘garanzie’.
Non così fanno tutti coloro che Gesù chiama al suo seguito: c’è chi si sofferma per aggiustare i propri affari, chi vuol seppellire il padre, chi desidera prendere congedo dalla famiglia. Ma Gesù non accetta queste richieste di rinvio; alla sua chiamata si risponde con libertà, certo, senza essere impulsivi, però sapendo che è lui che dirige la storia ed è della sua parola che bisogna fidarsi.
Per fede Abramo e Sara lasciano la propria terra e non si volgono indietro, certi che la promessa non verrà meno, e che la terra dove sono diretti è più grande e più bella di quella da cui provengono. “Per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità e partì – ci sottolinea l’apostolo Paolo – senza sapere dove andava”.
Preghiamo col Salmo
Cercate sempre il volto del Signore.
Ricordate le meraviglie che ha compiuto,
i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca,
voi, stirpe di Abramo, suo servo, figlio di Giacobbe, suo eletto.