Zc 2,14-16; Sal 44; Rm 8,8-11; Mc 3,31-35
«Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: “Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre”.» (Mc 3,34-35)
Ogni volta che sentiamo queste parole rimaniamo sempre un po’ sconcertati e perplessi! Perché Gesù risponde in questo modo a sua Madre? Il Signore Gesù ci rende suoi famigliari attraverso una relazione intima. Con queste parole Gesù vuole superare il modello famigliare del clan fatto solo con relazioni di legami di sangue. Seguire il Vangelo coinvolge anche le emozioni, gli affetti, nuovi legami che superano quelli di sangue, anzi, molto spesso succede che le relazioni nella fede sono molto più feconde, più intense e più forti di quelle familiari.
In Gesù le comunità parrocchiali, sempre in ascolto della sua parola, possono essere luoghi dove fare esperienza di attenzione, ascolto, verità. Uniti a Cristo diventiamo capaci di amarci gli uni gli altri, come Dio ci ama.
Preghiamo
Allora ho detto: «Ecco, io vengo.
Nel rotolo del libro su di me è scritto
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo».
(Sal 39,8-9)
[da: “La Parola ogni giorno.Gesù verità della storia. Avvento e Natale 2016”, Centro Ambrosiano, Milano]