2Sam 7,4-5a.12-14a.16; Sal 88 (89); Rm 4,13.16-18; Mt 1,18b-24
«Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo”.» (Mt 1,20)
Come introduzione alla novena del Natale di Gesù, la liturgia ci propone la figura di Giuseppe, quale esempio di preparazione al grande avvenimento. Attraverso il sogno, Giuseppe comprende che dietro il disegno meraviglioso di Dio c’è una misteriosa chiamata anche per lui a cui deve rispondere. Giuseppe l’uomo giusto, che si conforma alla volontà di Dio, nonostante la situazione drammatica e misteriosa che si compie in Maria: in silenzio, in totale affidamento al piano di Dio, accoglie tutto con profonda interiorità. La storia dell’umanità può progredire solo quando le persone aderiscono alla volontà di Dio, anche se le situazioni sono difficili. Giuseppe, come Maria, si apre al dono di Dio perché questo possa far nascere nella storia la salvezza promessa: insieme a lei per la missione, cioè dare carne alla Parola di Dio. Accogliendo la Parola di Dio si concretizzano anche le parole di Giovanni: a quanti l’hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio (Gv 1,12).
Preghiamo
Il Signore annulla i disegni delle nazioni,
rende vani i progetti dei popoli.
Ma il disegno del Signore sussiste per sempre,
i progetti del suo cuoreper tutte e generazioni.
(Sal 32,10-11)
[da: “La Parola ogni giorno.Gesù verità della storia. Avvento e Natale 2016”, Centro Ambrosiano, Milano]