Natale del Signore
Is 8,23b-9.6a; Sal 95 (96); Ebr 1,1-8a; Lc 2,1-14
«Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore.» (Lc 2,9)
In un suo intervento papa Francesco suggeriva: «per celebrare in modo proficuo il Natale siamo chiamati a soffermarci sui luoghi di stupore […]. Sono tre. Il primo è l’altro nel quale riconoscere un fratello perché da quando è accaduto il Natale, ogni volto porta l’immagine di Dio, soprattutto se è povero. Il secondo è la storia non regolata dagli affari e dal potere ma una storia dove gli umili sono innalzati e gli affamati sono stati colmati e i ricchi sono a mani vuote. Il terzo luogo è la Chiesa considerata come madre che ha sempre le porte spalancate e braccia aperte ad accogliere tutti. Anzi, la Chiesa che esce dalle proprie porte per cercare con il sorriso di madre tutti i lontani per portarli a Dio. Questo è lo stupore del Natale e solo con stupore è possibile esultare e rallegrarsi per il grande dono di Dio e la sua imprevedibile sorpresa». Perché nessuno sia escluso dalla gioia di Dio aiutiamoci a diventare anche noi degli angeli per annunziare al mondo la lieta notizia.
Preghiamo
Perché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà: Consigliere mirabile,
Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace.
(Is 9,5)
Impegno settimanale
Sarò una persona gioiosa per infondere gioia e speranza soprattutto a chi è triste.
[da: “La Parola ogni giorno.Gesù verità della storia. Avvento e Natale 2016”, Centro Ambrosiano, Milano]