VENERDÌ 17 Marzo
Giorno aneucaristico
11Stabilirò la mia dimora in mezzo a voi e non vi respingerò. 12Camminerò in mezzo a voi, sarò vostro Dio e voi sarete mio popolo. 13Io sono il Signore, vostro Dio, che vi ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, perché non foste più loro schiavi; ho spezzato il vostro giogo e vi ho fatto camminare a testa alta. (Lv 26,11-13)
Il Signore Dio stabilisce la propria dimora in mezzo agli uomini per poter accogliere ciascuno. Nella sua infinita misericordia, decide di assumere il passo dell’uomo, per raccogliere e salvare tutti. Il Signore libera da ogni schiavitù e restituisce ogni uomo alla sua dignità. Gioisce nel chiamarci suo popolo. Chiede solo di dimorare con Lui, di cercarlo nella preghiera, di entrare in dialogo profondo, sincero e fiducioso con Lui che accoglie e perdona. Chiede di lasciarlo dimorare in noi, di costruire per Lui, nel profondo del nostro essere, la disponibilità a lasciarsi raggiungere dal suo amore che libera dalle nostre piccole e grandi schiavitù, per comprendere che siamo suoi figli amati.
Preghiamo
O Dio, tu sei il mio Dio,
dall’aurora io ti cerco,
ha sete di te l’anima mia,
desidera te la mia carne
in terra arida, assetata, senz’acqua.
Poiché il tuo amore vale più della vita,
le mie labbra canteranno la tua lode
(Sal 62,1-2.4)
[da: La Parola ogni giorno. L’esistenza “in Cristo”, Quaresima e Pasqua 2017, Centro Ambrosiano, Milano]