Es 33,18-34,10; Sal 76; 1Cor 3,5-11; Lc 6,20-31
“Farò passare davanti a te tutta la mia bontà e proclamerò il mio nome, Signore, davanti a te. A chi vorrò far grazia e di chi vorrò aver misericordia avrò misericordia”. (Es 33)
Il testo dell’Esodo ci dà il mirabile dialogo tra Mosè e il Signore: Mosè chiede a Dio di mostrarsi, e Dio accetta di aderire alla richiesta e stinge con Mosè la sua alleanza vincolata alla legge che Dio stesso dona al suo popolo. Le parole di Gesù, riferrite da Luca, ci danno una legge ulteriore, quella del cuore, della grazia. Le beatitudini sono la guida esistenziale per i discepoli di Gesù, sono i caratteri genetici della loro vita: amare il prossimo perchè l’amore di Dio si riversa su tutti ed è Lui che dona vita e salvezza. Ogni persona diventa collaboratore e testimone di Dio stesso. “Chi pianta e chi irriga sono la medesima cosa, ciascuno riceverà la propria ricompensa secondo il proprio lavoro”, ci insegna l’apostolo Paolo.
Preghiamo col Salmo
La mia voce verso Dio: io grido aiuto!
La mia voce verso Dio, perchè mi ascolti.
Nel giorno della mia angoscia io cerco il Signore,
nella notte le mie mani sono tese
e non si stancano; l’anima mia rifiuta di calmarsi.