DOMENICA I DI QUARESIMA
Mt 4, 10-11
Allora Gesù gli rispose: «Vattene, Satana! Sta scritto infatti: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano. (Mt 4,10-11)
Le tentazioni di Gesù sono le tentazioni di tutti gli esseri umani: tentazione del pane, del prestigio e del potere. Tentazione del pane, ossia di poter fare a meno di Dio, di bastare a se stessi, di non dover attendere nulla da un Dio lontano, neppure il pane quotidiano. Tentazione del prestigio e del potere, ossia di essere più di Dio, di poter decidere della propria vita e di quella degli altri, mettendosi al posto del Creatore; tentazione del contare pe gli uomini e non per Dio. Gesù ha superato queste tentazioni perché era orientato dalla Parola di Dio e in essa trovava luce e nutrimento perché essa rivela che Dio non è un nemico lontano da abbattere, ma un Padre misericordioso, attento e vicino.
Preghiamo
Signore, non si esalta il mio cuore
né i miei occhi guardano in alto;
non vado cercando cose grandi
né meraviglie più alte di me.
2Io invece resto quieto e sereno:
come un bimbo svezzato in braccio a sua madre,
come un bimbo svezzato è in me l’anima mia.
3Israele attenda il Signore, da ora e per sempre. (Salmo 130)
Impegno Settimanale
Vincere il male con il bene: ogni giorno cercherò un’occasione in cui usare misericordia.
[da: La Parola ogni giorno. L’esistenza “in Cristo”, Quaresima e Pasqua 2017, Centro Ambrosiano, Milano]