Ger 10,1-10; Sal 134 (135); Zc 9,1-8; Mt 19,16-22
«Ed ecco, un tale si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?» (Mt 19,16)
La domanda del giovane è la stessa di molti di noi, segno di una curiosità profonda, di un desiderio di felicità. Il giovane va dal Maestro perché spera di trovare una risposta per i suoi desideri. Le indicazioni di Gesù sono semplici, alla portata di tutti; si tratta di seguire la via indicata da Dio a tutto il popolo di Israele, i comandamenti, in particolare quelle istruzioni che hanno a che fare con la relazione con il prossimo. E il giovane, beato lui, afferma di aver sempre osservato le norme! Gesù, allora, osa e chiede di più, gli propone un salto di qualità, gli chiede di lasciare tutto per diventare suo discepolo. Il giovane non se la sente: troppe cose da lasciare, troppe certezze da rimettere in discussione! Succede anche a noi: siamo disponibili a condividere la vita di Dio osservando le sue norme, comportandoci bene ma quando si tratta di osare di più e di lasciare delle certezze, ci blocchiamo! Eppure accogliere il folle invito di Gesù, diventare suoi discepoli con passione ed entusiasmo vale proprio la pena!
Preghiera
Beato chi è integro nella sua via
e cammina nella legge del Signore.
Beato chi custodisce i suoi insegnamenti
e lo cerca con tutto il cuore.
(Sal 118,1-2)
[da: “La Parola ogni giorno.Gesù verità della storia. Avvento e Natale 2016”, Centro Ambrosiano, Milano]