Is 62,10-63,3b; Sal 71 (72); Fil 4,4-9; Lc 1,26-38a
«Allora Maria disse all’angelo: “Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?”. Le rispose l’angelo: “Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio”.» (Lc 1,34-35)
Maria accoglie con fede e con gioia la parola di Dio annunciata da parte dell’angelo Gabriele, al contrario di Zaccaria che, come abbiamo letto ieri, nostra pessimismo e incredulità. Maria si fida e con schiettezza accoglie ciò che per lei, e anche per noi, è impossibile, si rende disponibile e si mette a servizio della volontà di Dio: ecco sono la serva del Signore. L’incontro tra Maria e l’angelo è un invito ad avere anche noi questa fiducia in Dio, verso noi stessi e verso il mondo che ci circonda, che sembra così vuoto di Dio. Dio continua a scegliere la Galilea, cioè i confini dell’umanità, per dialogare e per cercare collaborazione per il suo piano di salvezza. Cerca anche me e ciascuno di noi, anche colui che accanto a noi ha desiderio di fare qualcosa per il mondo ed essere segno di speranza. Dio, conta anche sul nostro aiuto per sostenere il cuore di tutti in questa Galilea del mondo dove viviamo.
Preghiamo
Allora ho detto: «Ecco io vengo.
Nel rotolo del libro di me è scritto
di fare la tua volontà».
(Sal 39,8-9)
Impegno settimanale
Come Maria, con cuore semplice e aperto, provo a “ricostruire” un rapporto vero e intenso con una persona che mi può apparire estranea.
[da: “La Parola ogni giorno.Gesù verità della storia. Avvento e Natale 2016”, Centro Ambrosiano, Milano]