TEMPO DI AVVENTO – TERZA SETTIMANA
Is 35,1-10; Sal 84 (85); Rm 11,25-36; Mt 11,2-15
«“Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”. Gesù rispose loro: “Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete […]. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!”» (Mt 11,3-4.6)
Giovanni ha passato tutta la sua vita per preparare la strada al Messia, lo ha riconosciuto nascosto tra la folla dei penitenti che giungevano a farsi battezzare, ed è rimasto stupito e forse anche frastornato per l’atteggiamento umile e nascosto di Gesù. Ora è in carcere e sa che sta per essere giustiziato: è perplesso e dubbioso perché Gesù non incita con impetuosità la gente, non minaccia vendetta e fuoco divorante. Gesù propone un perdono incondizionato, rimette le colpe, gli ammalati guariscono, ai poveri viene annunciato il Vangelo. È troppo diverso questo Messia dal Messia atteso da Giovanni e da Israele. È proprio vero Dio ci spiazza sempre, è sempre decisamente diverso da come pensiamo o immaginiamo, perché Dio ama indistintamente, senza condizioni o trattative. Guardiamoci intorno e riconosciamo i segni della presenza di Dio, alziamo lo sguardo dal nostro dolore per accorgerci della salvezza che si attua nelle nostre spente città.
Preghiamo
Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli,
per chi ritorna a lui con fiducia.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.
(Sal 84,9-10)
Impegno settimanale
Mi impegno a gioire per le qualità o i successi di chi mi sta vicino.
[da: “La Parola ogni giorno.Gesù verità della storia. Avvento e Natale 2016”, Centro Ambrosiano, Milano]