VI giorno dell’ottava di Natale
Mi 4,6-8; Sal 95 (96); 2Cor 1,1-7; Lc 11,27b-28
«Sia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione. Egli ci consola in ogni nostra tribolazione, perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in ogni genere di afflizione con la consolazione con cui noi stessi siamo consolati da Dio». (2Cor 1,3-4)
Della consolazione di Dio noi tutti abbiamo grande necessità. La sua consolazione ci è sostegno, ci apre alla speranza, ci aiuta a perseverare nell’amore. Le ultime ricerche confermano le alte percentuali di persone che vivono situazioni di disagio molto profonde e per sanarle non è sufficiente ricevere delle gratificazioni o sicurezze puramente umane, ma una buona dose di consolazione. Non ripieghiamoci sui nostri dolori, ma aiutiamoci ad avere un cuore grande per essere un dono sereno per gli altri. Chiediamo al Signore di rinnovare le nostre energie per essere capaci di distogliere il nostro sguardo da noi stessi per vedere chi soffre. Con la consolazione del Signore possiamo anche noi consolare chi è triste e desolato e, insieme, poter vivere la gioia delle Beatitudini.
Preghiamo
Volgiti a me e abbi pietà,
perché sono povero e solo.
Allarga il mio cuore angosciato,
liberami dagli affanni.
(dal Sal 24)