Domenica dell’incarnazione
Novena di Natale
Is 62,10-63,3b; Sal 71 (72); Fil 4,4-9; Lc 1,26-38a
«Passate, passate per le porte, sgombrate la via al popolo,… innalzate un vessillo per i popoli». (Is 62, 10)
Nel capitolo 62 di Isaia, il Signore è tornato a parlare al suo popolo, ad assicurare che la città santa non sarà più abbandonata ma sposata, che si vedrà la sua giustizia fra i popoli, che sarà sicura nelle sue solide mura vigilate da sentinelle, fa questa strana richiesta al suo popolo. La fa perché possa nascere una vera comunità e la fa usando verbi imperativi, che non ammettono titubanze o deroghe. Passate per le porte, cioè uscite da voi stessi, sgombrate la via al popolo, spianate la strada, liberatela dalle pietre cioè rimuovete tutto ciò che vi divide dagli altri che non sono nella città ma stanno arrivando. Rimuovete l’indifferenza, rimuovete i pregiudizi verso di loro. Siate accoglienti cioè siate capaci innanzitutto di ascoltare Dio e ascoltare i fatti della vostra vita, i segni che Dio, in molti modi, vi consegna. Poi siate capaci di riflettere su quel che vi accade, sulle difficoltà degli altri e infine siate fiduciosi in Dio e decisi in ciò che fate. Solo così diventerete “un vessillo per i popoli” un segno dell’amore di Dio che tutti possono vedere e comprendere.
Preghiamo
Signore, volgi il mio cuore verso di Te: fa’ che più non ascolti il frastuono delle inutili voci, che io più non mi incurvi sotto il peso di ingombranti pensieri. Fa’ che Ti adori nella profondità del mio essere dove tu sei sempre con me, dove Ti amo e Ti adoro.
(Murray Rogers, Un giorno, una parola)
Impegno Settimanale
Metterò in pratica con un gesto di carità le cose che ho “imparato”.