Dt 12,1-12; Sal 95; Rm 9,25-10,4; Lc 18,31-34
Gesù predice la sua morte e resurrezione, ma gli apostoli e i discepoli non capiscono: il parlare di Gesù rimane avvolto nell’oscurità. (Lc 18)
Rimane sempre misterioso il disegno di Dio che ha voluto la salvezza dell’uomo passando per la crocifissione del Figlio, così come rimane avvolta da mistero la croce di fatica e sofferenza di ogni persona nella storia della sua vita.
Perchè si debba soffrire rimane una domanda senza risposta se non nella fede che accoglie il senso della morte e resurrezione di Cristo. Ogni croce si allinea accanto a quella di Gesù e si illumina alla sua luce, diventa riflesso della sua gloria nella resurrezione. Ci sostiene la fede che è anch’essa un sacrificio, una rinunzia a vedere con la pura ragione per accogliere e affidarsi alla Parola di Dio.
Preghiamo col Salmo
Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.