DOMENICA II DI QUARESIMA
Es 20,2-24; Sal 18 (19); Ef 1,15-23; Gv 4,5-42
"Fratelli, avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesù e dell’amore che avete verso tutti i santi, continuamente rendo grazie per voi ricordandovi nelle mie preghiere, affinché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui". (Ef 1,15-17)
Guardiamoci attorno, per poter riconoscere i segni di fede che ci accompagnano, gli esempi di vita cristianamente vissuta che ci sostengono; e camminiamo nell’amore reciproco tra “santi”, cioè tra quanti conoscono la Via e hanno appreso la grazia della salvezza che ci è donata. Lavoriamo insieme perché si possa parlare anche di noi come comunità che manifesta i segni del Maestro; e ringraziamo senza sosta perché qualcuno, molti, ci hanno guidato in questo cammino e ancora sostengono i nostri passi e incoraggiano la nostra fede. Spesso cerchiamo forse di fare notizia per altro, di emergere per considerazioni diverse dalla fede in Cristo Gesù: ora la Quaresima ci riconduca al sano orgoglio di appartenere ad un cammino meraviglioso e appassionante, quello del Maestro di Nazareth, Gesù.
Preghiamo
Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte.
È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa riesce bene.
(dal Salmo 1)
Impegno settimanale
Mi impegno a iniziare o a riprendere un rapporto fraterno.