Tempo di Avvento – III Settimana per Cattolici di Rito Romano, Anglicani, Evangelici: Prima Domenica di Avvento Is 45, 1-8; Sal 125 (126); Rm 9, 1-5; Lc 7, 18-28 «Per amore di Giacobbe, mio servo, e d’Israele, mio eletto, io ti ho chiamato per nome, ti ho dato un titolo, sebbene tu non mi conosca… ti renderò pronto all’azione, anche se tu non mi conosci». (Is 45, 4-5) La pagina del profeta Isaia presenta Ciro, re persiano, destinato a sconfiggere l’impero babilonese, a mettere fine all’esilio e ricondurre alle proprie città i deportati di Israele, per ricostruire Gerusalemme e il suo tempio, per realizzare la consolazione del popolo. Ciro è un pagano, che non consoce il nome di JHWH, che non confessa la fede nell’unico Dio, eppure Dio gli dà un nome e lo fa pronto all’azione. Nei versetti successivi, come traduce S. Gerolamo nella Vulgata, questo nome è quello di giusto e di salvatore. Ciro è l’immagine del mes-sia atteso come liberatore e salvatore. C’è un disegno che Dio ha pensato e sta per realizzare in favore del suo popolo, un disegno che investe anche la storia dei popoli che abitano quella regione della terra, per realizzarlo Dio chiama e costituisce come suo strumento questo re che appartiene ad un altro popolo che non lo conosce. Lo fa immagine del Messia promesso e atteso, così come chiama ogni battezzato ad essere segno del Messia nel posto in cui lo chiama nella Chiesa e nel mondo. Preghiamo Stillate, cieli, dall’alto, e le nubi facciano piovere la giustizia; si apra la terra e produca la salvezza e germogli insieme la giustizia. Io, il Signore, ho creato tutto questo. (Is 45, 8) Impegno Settimanale Ogni giorno, dalla lettura del quotidiano, prendere una notizia e farla diventare preghiera.