Dt 24, 17-22; Sal 9 (10); Rm 14, 1-9; Mt 12, 1-8
Mosè disse: «Ascolta Israele. Non lederai il diritto dello straniero e dell’orfano e non prenderai in pegno la veste della vedova. Ricòrdati che sei stato schiavo in Egitto e che di là ti ha liberato il Signore, tuo Dio». (Dt 24, )
Mose chiede a Israele di ricordare la schiavitù dell’Egitto – non per una memoria fine a sé stessa della sofferenza, ma per riconoscere l’attualità del dono dele Signore: la libertà viene da lui. Seguendo la stessa dinamica è possibile vivere la quaresima, scoprendo che la condivisione con gli altri, a partire dai poveri, è ben più di una buona iniziativa personale, è la forma attraverso la quale dare concretezza alla memoria di quanto ricevuto dal Signore.
Preghiamo
Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,
annuncerò tutte le tue meraviglie.
Gioirò ed esulterò in te,
canterò inni al tuo nome, o Altissimo,
perché hai sostenuto il mio diritto e la mia causa:
ti sei seduto in trono come giudice giusto.
dal Salmo 9 (10)