Gn 2, 4b-17; Sal 1; Pv 1, 1-9; Mt 5, 1-12a
Allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente. (Gn 2, 4b)
Il racconto di Genesi afferma un dato che spesso viene trascurato per abitudine: la vita umana condivide lo spirito di Dio, essere persone viventi è un dono. Ciò significa certo l’alternativa alla morte, ma non si limita al dato biologico: il cristiano sa di poter condividere il soffio vitale di Dio quando realizza pienamente la propria esistenza. Il cammino di quaresima è l’occasione propizia per verificare in quale misura si è esseri viventi, avendo come paragone Gesù, il paradigma dell’umano.
Preghiamo
Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte.
dal Salmo 1