Es 23, 20-33; Sal 98 (99); Eb 1, 13 – 2, 4; Gv 14, 1-6
In quei giorni. Il Signore disse a Mosè: «Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato. Abbi rispetto della sua presenza, da’ ascolto alla sua voce e non ribellarti a lui; egli infatti non perdonerebbe la vostra trasgressione, perché il mio nome è in lui». (Es 23,20-23)
Tutti gli esseri umani hanno una destinazione, è donata loro la promessa del compimento della loro vita; troppo spesso, forse, intendiamo che di conseguenza il cammino per raggiungere la meta deve essere duro, perché dalla fatica e dalle prove che si è disponibili e in grado di superare dipende il suo guadagno. Al contrario, il Signore si fa accanto nel cammino, anzi lascia una guida a precedere, fino a quanto si rivelerà in Gesù, «via, verità e vita».
La certezza che per ciascuno la vita corrisponde a un cammino condiviso con il Signore muta la prospettiva e diventa l’occasione per gustare ogni giorno come la possibilità di conoscerlo maggiormente.
Preghiamo
Il Signore regna: tremino i popoli.
Siede in trono sui cherubini: si scuota la terra.
Grande è il Signore in Sion,
eccelso sopra tutti i popoli.
dal Salmo 98 (99)