Sir 18, 1-14; Sal 18 (19); Mc 9, 42-50
A nessuno è possibile svelare le sue opere e chi può esplorare le sue grandezze? La potenza della sua maestà chi potrà misurarla? Chi riuscirà a narrare le sue misericordie? Non c’è nulla da togliere e nulla da aggiungere, non è possibile scoprire le meraviglie del Signore. (Sir 18,4-5)
Le domande poste dal libro del Siracide mostrano il paradosso del Dio narrato nella Bibbia: per un verso, la risposta adeguata è «nessuno», nella misura in cui la grandezza di Dio non può neppure essere misurata, tanto supera la possibilità che gli esseri umani hanno di intenderla; al contempo, però, è possibile riconoscere la grandezza divina perché non si riferisce a misure umane, che la intenderebbero solo secondo le loro unità di misurazione, ma la grandezza di Dio si è espressa proprio lasciando che siano gli esseri umani a poter parlare di Lui, facendo accadere la sua presenza nella storia.
Oggi è il giorno per lasciare che, proprio a partire dai piccoli aspetti della vita quotidiana, tutti possano intendere la traccia della presenza del Signore.
Preghiamo
I cieli narrano la gloria di Dio,
l’opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia.
dal Salmo 18 (19)