Sir 2, 1-11; Sal 36 (37); Mc 9, 38-41
Figlio, se ti presenti per servire il Signore, prepàrati alla tentazione. Abbi un cuore retto e sii costante, non ti smarrire nel tempo della prova. Stai unito a lui senza separartene, perché tu sia esaltato nei tuoi ultimi giorni. (Sir 2,1-3)
Ecco una verità che spesso si rischia di dimenticare: scegliere di essere discepoli del Signore non è garanzia di riuscita, anzi spesso si tramuta nella scusa per ritenere di aver già fatto tanto, così da dimenticare di essere vigilanti sempre. La scelta di essere discepoli è anzi un rischio: può facilmente portare all’ipocrisia, ad accontentarsi senza tentare di migliorarsi. Essere discepoli del Signore è una grazia, per questo è anche una responsabilità che chiede vigilanza costante, perché ne va di sé e della possibilità che altri hanno di incontrarlo, per nostro tramite.
Preghiamo
Desisti dall’ira e deponi lo sdegno,
non irritarti: non ne verrebbe che male.
Ancora un poco e il malvagio scompare:
cerchi il suo posto, ma lui non c’è più.
I poveri invece avranno in eredità la terra
e godranno di una grande pace.
dal Salmo 36 (37)