Sir 24,1-2; Sal 147; Rm 8,3b-9a; Lc 4,14-22
«Gesù riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: “Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato”». Lc 4,20-21
Quando Gesù si descrive come il compimento delle Scritture, nella sinagoga di Nàzaret, vuole probabilmente raccogliere e riconsegnare ai suoi concittadini e fratelli nella fede tutta la ricchezza dei testi ai quali volevano affidare il loro cammino di relazione con Dio e di azione secondo la sua volontà. Gesù si presenta come appassionato conoscitore delle Scritture, che desidera appaiano ancora vive e attuali alle orecchie e agli occhi dei credenti del suo tempo. Possiamo così dare spazio, oggi, all’invito a dare maggiore attenzione alla Parola di Dio, che per noi porta con sé anche l’ulteriore ricchezza di quello che chiamiamo Nuovo (o Secondo) Testamento; trascurare le tracce che il Signore ha seminato nella sua Parola scritta sarebbe solamente stoltezza e aprirebbe la strada non solo all’impoverimento della nostra capacità di cogliere i sussurri dello Spirito, ma ci condurrebbe più facilmente alla presunzione di poter decifrare la volontà di Dio a partire dai nostri pensieri e dalle nostre suggestioni. Non ne vale proprio la pena…
Preghiamo
Il popolo che era nelle tenebre
vide una grande luce;
chi abitava il paese dell’ombra mortale
fu illuminato dallo splendore della vita.
dalla liturgia