Ger 2,1-9; Sal 13; Am 5,10-15; Mt 9,9-13
«Perciò il prudente in questo tempo tacerà, perché sarà un tempo di calamità. Cercate il bene e non il male, se volete vivere, e solo così il Signore, Dio degli eserciti, sarà con voi, come voi dite. Odiate il male e amate il bene e ristabilite nei tribunali il diritto». Am 5,13-15a
Troppe parole riempiono spesso le nostre comunicazioni, le nostre assemblee, e forse impoveriscono la cura di cui sarebbe bene circondare il senso dell’attesa, perché non si rischi di deviare dal cammino da seguire alimentando, invece, il disordine del mondo. Ci sono un bene da cercare con tutte le nostre forze e un male contro il quale lottare con decisione: altro modo non c’è per difendere la promessa di vita per questa umanità che cerca salvezza e riscatto. Se i tempi si fanno difficili, forse è bene mettere da parte la voglia di circondare noi e ogni cosa di certezze indubitabili, come se ci appartenessero da sempre, per imparare invece ad ascoltare il dirsi di Dio, i sussurri del suo Spirito, la forza della sua Parola. Amos ci rivolge questo invito forte a operare con giustizia, tanto nelle grandi decisioni quanto nei più piccoli passaggi delle nostre giornate, senza scusarci con troppa facilità, senza illuderci che i nostri errori non abbiano poi conseguenze sulla felicità nostra e degli altri e sul buon cammino del nostro mondo.
Preghiamo
Ascolta, o Dio, le preghiere del tuo popolo:
al sole della tua giustizia, che irraggia dal cielo,
su tutta la terra germogli la gioia.
dalla liturgia del giorno