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Invitate

Sabato della settimana della VII Domenica dopo il martirio di san Giovanni il Precursore

19 Ottobre 2024

Es 40‚16-38; Sal 95; Eb 8,3-6; Gv 2,13-22

Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori dal tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». (Gv 2,13-16)

Davanti alla vista di un tempio-mercato le mani di Gesù intrecciano una frusta (di cordicelle, però) e scacciano mercanti e rovesciano monete. L’invito che portiamo ai crocicchi è per la festa del Re. Per incontrarsi e gioire con lui delle nozze di suo figlio. Gesù allontana cose e denaro per far spazio alle persone, perché il tempio torni a essere luogo di vero incontro con il Padre che ci ama e chiede il nostro amore, e non un mercato di compra-vendita di benefici e favori divini. Subito Gesù si identifica come vero Tempio in cui questo incontro di festa col Padre può e deve avvenire. L’incontro con Gesù ci introduce in questa realtà di grazia che è esattamente l’opposto del mercanteggiare; una realtà in cui accogliamo l’amore gratuito di Dio e ne condividiamo l’esperienza coi fratelli e le sorelle che lui stesso ci fa incontrare.

Preghiamo

Tieni accesa in noi la fiamma della speranza per compiere
con paziente perseveranza
scelte di dialogo e di riconciliazione,
perché vinca finalmente la pace…
Signore, disarma la lingua e le mani,
rinnova i cuori e le menti,
perché la parola che ci fai incontrare sia sempre “fratello”,
e lo stile della nostra vita diventi: shalom, pace, salam!
Amen.

(papa Francesco, Preghiera per la pace)