Ne 13, 15-22; Sal 68 (69); Lc 14, 1-6
Non appena le porte di Gerusalemme cominciavano a essere nell’ombra, prima del sabato, io ordinai che le porte fossero chiuse e che non si riaprissero fin dopo il sabato; collocai alcuni miei uomini alle porte: non doveva entrare nessun carico durante il sabato. Così i mercanti e i venditori di ogni merce una o due volte passarono la notte fuori di Gerusalemme. Allora io protestai contro di loro e dissi: «Perché passate la notte davanti alle mura? Se lo farete un’altra volta, stenderò la mano contro di voi». (Ne 13,19-21)
Perché la vita a Gerusalemme possa essere piena il profeta Neemia ha cura di custodire il sabato. Purtroppo, spinti dal desiderio di guadagno e possesso, molti lo trascuravano, evitando il riposo. Una vita piena, al contrario, passa attraverso la sospensione del lavoro, che rende possibile scoprire come tutto, ancor prima che determinato dall’impegno personale, è dono del Signore, che offre gratuitamente a tutti, senza distinzioni.
Preghiamo
Ho indossato come vestito un sacco
e sono diventato per loro oggetto di scherno.
Sparlavano di me quanti sedevano alla porta,
gli ubriachi mi deridevano.
dal Salmo 68(69)