2Cr 5, 2-14; Sal 83 (84); Lc 11, 27-28
Avvenne che, quando i suonatori e i cantori fecero udire all’unisono la voce per lodare e celebrare il Signore e il suono delle trombe, dei cimbali e degli altri strumenti si levò per lodare il Signore perché è buono, perché il suo amore è per sempre, allora il tempio, il tempio del Signore, si riempì di una nube, e i sacerdoti non poterono rimanervi per compiere il servizio a causa della nube, perché la gloria del Signore riempiva il tempio di Dio. (2C2 5,13-14)
La gloria del Signore riempie il tempio di Dio: quella del Signore è una presenza concreta e tangibile, che non si limita alla superficie, ma che si coinvolge in profondità con la vita delle persone. Oggi è l’occasione per riscoprire i segni della sua presenza nelle situazioni quotidiane, per togliere i pesi che gli impediscono di emergere.
Preghiamo
Anche il passero trova una casa
e la rondine il nido
dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari,
Signore degli eserciti,
mio re e mio Dio.
dal Sal 83 (84)