Es 24, 3-8; Sal 115 (116); Eb 9, 11-15; Mc 14, 12-16. 22-26
Mosè prese la metà del sangue e la mise in tanti catini e ne versò l’altra metà sull’altare. Quindi prese il libro dell’alleanza e lo lesse alla presenza del popolo. Dissero: «Quanto ha detto il Signore, lo eseguiremo e vi presteremo ascolto». Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo: «Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole!». (Es 24,6-8)
L’alleanza viene conclusa e ratificata con il sangue. Si tratta del segno solenne che indica la vita, la vita di Dio è condivisa con tutti, infatti prima è asperso l’altare e poi l’intero popolo.
Quella piena condivisione di vita, a partire dalla quale il popolo potrà vivere in alleanza con il Signore, è portata a compimento in Gesù.
La festa odierna punta l’attenzione all’interpretazione che dà Gesù dell’alleanza: il sangue ora è il suo, è la sua vita donata per tutti che consente a ciascuno di ricevere la vita piena.
Preghiamo
A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo.
Dal Salmo 115 (116)