At 1,6-13a; Sal 46; Ef 4,7-13; Lc 24,36b-53
Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme». (Lc 24,45-47)
Gesù, che lascia i suoi promettendo il dono dello Spirito Santo, traccia il compito che affida a quanti raccoglieranno, custodiranno e diffonderanno il suo messaggio. È anzitutto l’annuncio della vita che vince la morte: la Pasqua ha reso ogni uomo aperto al divino, all’eternità in cui la morte non ha più spazio. È una Buona Notizia che muove al cambiamento, alla conversione, a un radicale nuovo orientamento di vita, guidato dalle Scritture, Parola consegnata da Dio perché sappiamo ritrovarvi la via da percorrere, perché la gioia piena ci appartenga. Una Buona Notizia, Evangelo, che contiene anche la sorpresa del perdono: Dio ha cura della relazione con noi e non intende dar seguito alla condanna per i nostri errori, se in noi si fa strada il desiderio di una vita nuova. Così Gesù può anche non essere più presente come prima, perché questi doni ci sono già dati e lo Spirito avvolge la terra e l’universo nel realizzare queste promesse del Padre. E noi possiamo avere la mente aperta a comprendere.
Preghiamo
Padre nostro, che sei nei cieli,
fa’ che tutti conoscano il tuo nome;
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà,
in terra come in cielo, alleluia, alleluia.
dalla liturgia del giorno