At 10,23b-33; Sal 97; Gv 7,40b-52
Alcuni fra la gente dicevano: «Costui è davvero il profeta!». Altri dicevano: «Costui è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice la Scrittura: Dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide, verrà il Cristo?». (Gv 7,40b-42)
Gesù suscitava domande, e la gente cercava indicazioni, osava risposte di fronte alla novità che la sua persona era venuta a portare. C’era tutto un movimento di ricerca, in una società inquietata dalle sue parole e dalle sue scelte. C’è da domandarsi se e come oggi questa sana inquietudine circoli ancora nel nostro mondo, se la persona di Gesù sia ancora capace di destare domande e muovere la gente alla ricerca di risposte che diano senso ai giorni. E se fosse che il torpore del nostro tempo dipendesse dalla nostra leggerezza, dall’annacquamento in cui abbiamo lasciato riposare o rinchiuso la forza del Vangelo? E se fosse poi il nostro rispettoso e indolente silenzio a non permettere al suo nome di farsi più decisivo nei percorsi di vita della nostra società? Se Gesù è cosa bella per noi, perché questa bellezza non dovrebbe apparire, ogni giorno e in ogni situazione, festosa e brillante nel nostro modo di vivere, parlare, decidere, agire?
Preghiamo
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.
dal Salmo 97