At 16,22-34; Sal 97; Col 1,24-29; Gv 14,1-11a
Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi». (Gv 14,2-3)
Noi intanto dobbiamo stare qui, a darci da fare per questa terra e questo tempo, appoggiandoci sereni sulla promessa di Gesù, che questa vita non è affatto dimenticata dal suo Creatore, e che la comunione totale e assoluta è ciò che Dio ha in mente e prepara. Gesù è venuto a dircelo, così come già molti altri. La definitività adesso è aperta da quella sua vicenda di vita, morte e risurrezione. È per questo che possiamo muoverci appassionati e mai delusi in questa storia e in questa terra, qualunque cosa i nostri giorni incrocino e attraversino. Gesù tornerà e ci porterà alla pienezza della vita; non importa sapere quando, né come. Ci basta sapere che la sua promessa ha fondamento e ha futuro. Rimbocchiamoci allora le maniche e diamoci da fare per il bello di questo tempo e per le buone possibilità del nostro mondo, senza risparmio né titubanze: nessuna delusione ci freni, nessun insuccesso spenga il sogno e lo slancio che sanno rinnovarsi.
Preghiamo
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.
dal Salmo 97