Gen 6,9b–8,21a; Sal 34 (35); Mt 27,62-66
Il giorno seguente, quello dopo la Parasceve, si riunirono presso Pilato i capi dei sacerdoti e i farisei, dicendo: «Signore, ci siamo ricordati che quell’impostore, mentre era vivo, disse: “Dopo tre giorni risorgerò”. Ordina dunque che la tomba venga vigilata fino al terzo giorno, perché non arrivino i suoi discepoli, lo rubino e poi dicano al popolo: “È risorto dai morti”. Così quest’ultima impostura sarebbe peggiore della prima!». Pilato disse loro: «Avete le guardie: andate e assicurate la sorveglianza come meglio credete». Essi andarono e, per rendere sicura la tomba, sigillarono la pietra e vi lasciarono le guardie. (Mt 27,62-66)
I capi dei sacerdoti vogliono fino alla fine rassicurarsi che dell’impostore Gesù, come lo chiamano, non si parlerà più. La sfida è quella di far tacere anche la fama di Gesù. Ci volevano proprio queste guardie e soprattutto il sigillo di pietra enorme sulla sua tomba per aiutarci a contemplare la potenza di Dio.
Preghiamo
Tu sei silenzio: silenzio di chi veglia,
silenzio di chi attende,
silenzio di chi scopre una presenza.
Santa Maria, prega per noi.
Tu sei silenzio: silenzio della Chiesa,
silenzio della Sposa e dello Sposo,
silenzio della grande comunione.
Santa Maria, prega per noi.
Innario di Bose