Gen 35,9-20.22b-26; Sal 118 (119); Pr 25,1; 27,9-11a; Mt 7,21-29
Non chiunque mi dice: «Signore, Signore», entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. (Mt 7,21)
Come vedere sincerità in una fede che non opera nella carità? I bei discorsi non bastano e più neppure la capacità di predicare bene quello che dice il Vangelo o i grandi discorsi di teologia. Gesù ha sempre denunciato l’ipocrisia religiosa che separa il dire dal fare, la fede proclamata nelle bellissime celebrazioni ma lontana dal vissuto quotidiano del cristiano. Il segno di una fede solida è il desiderio sempre vivo di mettere in pratica ciò che ci insegna la parola di Dio. Da lì parte la nostra vera conversione e da lì dobbiamo costruire la nostra vita spirituale sulla roccia che è Cristo e il suo Vangelo.
Preghiamo
O Padre,
benedici le mani che superano
ogni barriera di cultura,
di religione e di nazionalità
versando olio di consolazione
sulle piaghe dell’umanità.
Amen.