Gen 21,7-21; Sal 118 (119); Pr 10,28-32; Mt 6,19-24
Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. (Mt 6,24)
Sappiamo bene che il denaro comanda il mondo. Spesso i leader del pianeta sembrano avere un calcolatore nel loro cuore invece di avere l’uomo e la vita. Gesù ci avverte di fare attenzione al denaro, che può diventare un parassita che si impadronisce del nostro cuore. Il denaro fa perdere la testa e frantuma le relazioni. Quando, qui in Tunisia, ascolto i problemi familiari causati dalle proprietà e dai soldi, mi dico: “Nessuno è risparmiato dall’inganno del denaro”. Ecco, il Vangelo fa chiarezza su come dobbiamo comportarci: «Nessuno può servire due padroni». Allo stesso modo, non possiamo comprare il cielo con i soldi e con la carità. Non basta fare l’elemosina, bisogna promuovere la giustizia. Poniamo il nostro cuore nel cielo dove non si trova un padrone ma un padre, anzi, il Padre.
Preghiamo
Padre nostro,
guarda il cuore dell’uomo
che spesso diventa schiavo del denaro.
Liberalo da questa schiavitù,
ricrea il nostro cuore nel cuore del tuo Figlio
che cerca il tuo volto.