1Pt 1, 1-7; Sal 17 (18); Gal 1, 15-19; 2, 1-2; Mt 16, 13-19
Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva, per un’eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce. (1Pt 1,3-5)
Scrivendo la sua lettera Pietro è in grado di legare in modo indissolubile Dio con ogni cristiano: la lode rivolta al Signore dipende dall’aver riconosciuto che la salvezza è donata per sempre, a tutti, in Gesù.
Per ciascuno è possibile compiere lo stesso passaggio: riconoscere di essere salvati in Gesù non corrisponde semplicemente a una conoscenza da acquisire, ma è un legame che cambia la vita e determina ogni scelta. Infatti, Pietro definisce «viva» la speranza, una dinamica che accompagna ogni azione e rimane per sempre perché comporta una rigenerazione, la possibilità di nascere nuovamente a partire dalla vita per sempre data nella resurrezione di Gesù.
Preghiamo
Il Signore tuonò dal cielo,
l’Altissimo fece udire la sua voce.
Stese la mano dall’alto e mi prese,
mi sollevò dalle grandi acque.
dal Salmo 17 (18)