Is 55,4-7; Sal 28; Ef 2,13-22; Mc 1,7-11
In quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. Mc 1, 9
Come l’Epifania, anche il battesimo è il racconto della manifestazione dell’identità di Gesù. Lo ritroviamo adulto mentre lascia Nàzaret, sconosciuta località collocata nella bassa Galilea, per arrivare al Giordano. La distanza geografica rimanda al lungo cammino di preparazione da lui compiuto prima dell’inizio della vita pubblica. La strada percorsa per incontrare il cugino Giovanni, e da lui ricevere il battesimo, indica la consapevolezza maturata: al Giordano riceve il “mandato ufficiale” per la missione ed è investito e consacrato dal Padre. Mentre contempliamo Gesù, pronto a battezzare l’umanità intera in Spirito Santo, chiediamo la grazia di essere fedeli alla missione che il Padre ci affida. Gesù, che risale dalle acque del fiume, chiede anche a noi di alzare lo sguardo verso il cielo per dare voce alle grandi domande. Il tempo del Natale, che oggi si conclude, ravvivi la vocazione battesimale ricevuta.
Preghiamo
Nel battesimo
è il movimento del Natale che si ripete:
Dio scende ancora, entra in me, nasce in me
perché io nasca in Lui, nasca nuovo e diverso,
custodendo in me il respiro del cielo.
Ermes Ronchi