Mi 4,6-8; Sal 95; 2Cor 1,1-7; Lc 11,27b-28
Beati piuttosto coloro che ascoltano la Parola di Dio. Lc 11,28
Sembrano quasi fuori luogo questi pochi versetti. Cosa c’entrano in questo tempo di Natale? Al di là della risposta un po’ brusca di Gesù alla donna in mezzo alla folla, il figlio di Dio ci riporta alla beatitudine che ogni credente attraversa quando ascolta la Parola e la vive ogni giorno. E questo Maria lo ha realizzato in pienezza! La liturgia di oggi – dopo cinque giorni da quando abbiamo celebrato il Verbo fatto carne – rimette alla nostra attenzione proprio quella Parola incarnata, certamente resa possibile attraverso il “sì” di Maria, ma che ciascuno realizza ogni volta che ascolta con fedeltà, mette in pratica e agisce di conseguenza. Possiamo quindi guardare a Maria che ha generato Gesù, consapevoli che coloro che hanno accolto Gesù «non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati». Così abbiamo ascoltato nel prologo di Giovanni la notte di Natale (Gv 1,3).
Preghiamo
Maria, donna dell’ascolto, rendi aperti i nostri orecchi;
fa’ che sappiamo ascoltare la Parola del tuo Figlio Gesù
tra le mille parole di questo mondo;
fa’ che sappiamo ascoltare
la realtà in cui viviamo, ogni persona che incontriamo,
specialmente quella che è povera,
bisognosa, in difficoltà.
Francesco