Is 62,1-5; Sal 88; 1 Ts 5,15b-23; Mt 1,1-16
Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo. Mt 1,16
«Meraviglia e consolazione della tua storia Giuseppe, figlio di Davide. Tu che sei così devoto e giusto, mite e fedele, tenace e casto discendi da santi e peccatori, idolatri e devoti, donne sante e donne peccatrici, di prepotenti e umili, di gloriosi e insignificanti, di donne di Israele e donne di Moab! E tutti, tutti hanno scritto la storia di cui tu sei erede, figlio di Davide.» In questa domenica prenatalizia lasciamo la parola al nostro arcivescovo Mario Delpini che – in occasione dell’omelia della festa della nascita di Maria del 2019 – ha “legato” i genitori di Gesù, focalizzando però l’attenzione su Giuseppe. Dio è unito alla nostra storia attraverso strane relazioni: Gesù entra nel mondo facendo parte di una famiglia della linea regale di Davide. Ciò che è fragile, povero, inadeguato e disprezzato diventa segno della presenza del suo regno. Oggi preghiamo per chi ci è padre, per discendenza o per fede.
Preghiamo
Se il mondo vorrà avere ancora degli uomini liberi,
se vorrà avere degli uomini giusti,
se vorrà avere degli uomini che sentano la fraternità,
bisognerà che noi non dimentichiamo
le strade del Presepio.
Primo Mazzolari