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Una risposta pronta e generosa

Domenica dell'Incarnazione

17 Dicembre 2023

Is 62,10-63,3b; Sal 71; Fil 4,4-9; Lc 1,26-38b

E tu sarai chiamata Ricercata, “Città non abbandonata”. Is 62,12

Siamo nell’imminenza del Natale: la liturgia ambrosiana celebra il mistero della divina maternità della beata Vergine Maria, il Verbo del Padre che prende carne nel grembo di una donna. Contempliamo una Vergine che diventa Madre, Dio che si fa uomo nella sua divinità. Nel testo profetico vengono riprese tematiche di consolazione presenti nei capitoli precedenti e in Ezechiele: lo scopo è rianimare negli esuli la speranza di fare ritorno in patria. Il messaggio centrale di Isaia si focalizza sul futuro splendore di Gerusalemme, ideale a cui i rimpatriati devono tendere. La città è chiamata «Ricercata», cioè oggetto del desiderio geloso del Signore, e «non abbandonata». Dio non la abbandonerà più, come aveva fatto quando si era allontanata. La rinascita di Israele, però, non riguarda solo gli ebrei, ma tutta l’umanità: questa rifioritura ci aiuti a contemplare con gratitudine il bambino che si fa carne per tutti.

Preghiamo

Tu, o Maria, hai imparato ad attendere e a sperare.
Hai atteso con fiducia la nascita del tuo Figlio
proclamata dall’angelo,
hai perseverato nel credere alla parola di Gabriele
anche nei tempi lunghi in cui non capitava niente.
Ottienici la consolazione della speranza,
quella che si potrebbe chiamare
“consolazione del cuore”.

Carlo Maria Martini