2Sam 7,4-5a.12-14a.16; Sal 88; Rm 4,13.16-18; Mt 1,18b-24
Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio. 2 Sam 7,14
Davide vorrebbe costruire una casa al Signore, ma deve accettare il piano di Dio che si manifesta col profeta Natan, dopo che i suoi giorni saranno compiuti. Fidandosi di Dio, avrà l’onore di diventare padre di una grande discendenza e non semplice costruttore di templi! Attraverso lui, Dio edificherà una casa “per sempre”. Anche Giuseppe, lo sposo di Maria – come ricorda la liturgia che oggi apre la novena di Natale – sarà visitato dal Signore: in sogno l’Angelo lo conferma come “strumento” per una discendenza santa e particolare. Giuseppe, fedele alle parole ricevute, sarà casa accogliente e disponibile per Dio che viene nel mondo. Afferma papa Francesco: «Come discendente di Davide, dalla cui radice doveva germogliare Gesù secondo la promessa fatta a Davide dal profeta Natan, e come sposo di Maria di Nàzaret, san Giuseppe è la cerniera che unisce l’Antico e il Nuovo Testamento». Impariamo da lui l’umiltà di fidarsi.
Preghiamo
A te Dio affidò il suo Figlio;
in te Maria ripose la sua fiducia;
con te Cristo diventò uomo.
O Beato Giuseppe, mostrati padre anche per noi,
e guidaci nel cammino della vita.
Francesco