Ez 3,16-21; Sal 50; Gl 3,1-4; Mt 9,35-38
Figlio dell’uomo, ti ho posto come sentinella per la casa d’Israele. Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia. Ez 3,17
La sentinella ha l’importante compito di avvertire il popolo appena avvista il pericolo. Ezechiele, però, non indica le minacce dei nemici, ma ciò che comporta allontanarsi da Dio e dalla sua legge. Sorprende leggere che, nel fare questo, il profeta riceve un compito originale. Non deve richiamare il malvagio: sarà Dio a mettere in allarme Ezechiele perché anche l’empio possa salvare la propria vita. Agli occhi di Dio la sua vita ha valore quanto quella del giusto. Il profeta non può sottrarsi a questo compito ed è responsabile in caso di omissione (ciò non toglie al malvagio la responsabilità personale sulle azioni). Interroghiamoci, allora, sulla nostra capacità di essere sentinella per tutti, buoni e cattivi. Di certo svolgere questo compito non è semplice e gratificante. Dove situo la mia responsabilità nei confronti del fratello? Cosa sto facendo per aiutare chi sta percorrendo strade di male?
Preghiamo
Salvami dal diventare uno stolto
che non accetta la tua correzione,
uno stolto che recalcitra davanti a essa,
uno stolto che non vuole accettarla
come una benedizione
Søren Kierkegaard