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LODI MATTUTINE
ORA MEDIA
VESPRO
COMPIETA
UFFICIO DELLE LETTURE
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
INNO
Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:
La nostra lode accogli,
o Creatore eterno delle cose,
che, notte e giorno avvicendando, rendi
più vario e grato il tempo.
Alta regna la notte
e già s’ode il canto del gallo,
gioioso presagio di luce
all’ansia del viandante.
Si destra allora e ad oriente appare
la stella palpitante del mattino,
la torma squagliasi dei vagabondi,
abbandonando i vicoli del male.
Il gallo canta. La sua voce placa
il furioso fragore dell’onda;
e Pietro, roccia che fonda la Chiesa,
la colpa asterge con lacrime amare.
Orsù leviamoci animosi e pronti:
tutti risveglia il richiamo del gallo
e gli indolenti accusa che si attardano
sotto le coltri dormigliando ancora.
Il gallo canta, Torna la speranza:
l’inferno sente rifluir la vita,
il sicario nasconde il suo pugnale,
negli smarriti la fede rivive.
Gesù Signore, guardaci pietoso,
quando, tentati, incerti vacilliamo:
se tu ci guardi, le macchie si dileguano
e il peccato si stempera nel pianto.
Tu, vera luce, nei cuori siplendi,
disperdi il torpore dell’anima:
a te sciolga il labbro devoto
la santa primizia dei canti.
Gloria a Dio Padre
e all’unico suo Figlio
con lo Spirito Santo
nella distesa dei secoli. Amen.
Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:
Vita dei santi, Cristo, unica via,
o sola speranza del mondo,
o sorgente di pace e di giustizia,
voci e cuori a te inneggiano.
Se qualche luce di virtù tu vedi,
ogni parola vera,
ogni infiammata volontà di bene,
è, Signore, tua grazia.
Dona quiete ai tempi incerti, salda
custodisci la fede,
rinvigorisci i deboli,
perdona i peccatori.
Gloria si canti al Padre
e all’unico suo Figlio,
dolce si levi la lode allo Spirito
negli infiniti secoli. Amen.
CANTICO DEI TRE GIOVANI Dn 3,52-56
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †
e siedi sui cherubini *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli, amen, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
SALMODIA
Cantico Sir 39,13-16a
Ant. 1 Nei tuoi giardini, Cristo, fiorisca la rosa del pudore, il giglio dell’anima casta; * splendano i campi celesti di viole, irrigati dal sangue dei martiri.
Ascoltatemi, figli santi, *
e crescete come una pianta di rose su un torrente.
Come incenso spandete un buon profumo, *
fate fiorire fiori come il giglio,
spargete profumo e intonate un canto di lode; *
benedite il Signore per tutte le opere sue.
Magnificate il suo nome; †
proclamate le sue lodi *
con i vostri canti e le vostre cetre;
così direte nella vostra lode: *
«Quanto sono magnifiche
tutte le opere del Signore!».
Gloria.
Ant. 1 Nei tuoi giardini, Cristo, fiorisca la rosa del pudore, il giglio dell’anima casta; * splendano i campi celesti di viole, irrigati dal sangue dei martiri.
Cantico Is 62,4-7
Ant. 2 Te benedetta, vergine, dal Dio eccelso, poi che hai amato la castità; * te benedetta in eterno.
Nessuno ti chiamerà più Abbandonata, *
né la tua terra sarà più detta Devastata,
ma tu sarai chiamata Mio compiacimento *
e la tua terra, Sposata,
perché di te si compiacerà il Signore *
e la tua terra avrà uno sposo.
Sì, come un giovane sposa una vergine, *
così ti sposerà il tuo Creatore;
come gioisce lo sposo per la sposa, *
così per te gioirà il tuo Dio.
Sulle tue mura, Gerusalemme, ho posto sentinelle; *
per tutto il giorno e tutta la notte non taceranno mai.
Voi, che rammentate le promesse al Signore, *
non prendetevi mai riposo
e neppure a lui date riposo, †
finché non abbia ristabilito Gerusalemme *
e finché non l’abbia resa il vanto della terra.
Gloria.
Ant. 2 Te benedetta, vergine, dal Dio eccelso, poi che hai amato la castità; * te benedetta in eterno.
Cantico Ct 2,10b-14; 8,6-7a
Ant. 3 Il mio diletto è per me e io per lui, * che pascola il gregge tra i gigli.
Alzati, amica mia, *
mia bella, e vieni!
Perché, ecco, l’inverno è passato, *
è cessata la pioggia, se n’è andata;
i fiori sono apparsi nei campi, *
il tempo del canto è tornato
e la voce della tortora ancora si fa sentire *
nella nostra campagna.
Il fico ha messo fuori i primi frutti *
e le viti fiorite spandono fragranza.
Alzati, amica mia, *
mia bella, e vieni!
O mia colomba,
che stai nelle fenditure della roccia, *
nei nascondigli dei dirupi,
mostrami il tuo viso, *
fammi sentire la tua voce,
perché la tua voce è soave, *
il tuo viso è leggiadro.
Mettimi come sigillo sul tuo cuore, *
come sigillo sul tuo braccio;
perché forte come la morte è l’amore, *
tenace come gli inferi è la gelosia:
le sue vampe son vampe di fuoco, *
una fiamma del Signore!
Le grandi acque non possono spegnere l’amore *
né i fiumi travolgerlo.
Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa †
in cambio dell’amore, *
non ne avrebbe che dispregio.
Gloria.
Ant. 3 Il mio diletto è per me e io per lui, * che pascola il gregge tra i gigli.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
Tu sei benedetto, Signore.
Amen.
PRIMA LETTURA 1 Cor 7,25-40
Dalla prima lettera ai Corinzi di san Paolo, apostolo.
Fratelli, quanto alle vergini, non ho alcun comando dal Signore, ma do un consiglio, come uno che ha ottenuto misericordia dal Signore e merita fiducia. Penso dunque che sia bene per l’uomo, a causa della presente necessità, di rimanere così. Ti trovi legato a una donna? Non cercare di scioglierti. Sei sciolto da donna? Non andare a cercarla. Però se ti sposi non fai peccato; e se la giovane prende marito, non fa peccato. Tuttavia costoro avranno tribolazioni nella carne, e io vorrei risparmiarvele.
Questo vi dico, fratelli: il tempo ormai si è fatto breve; d’ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l’avessero; coloro che piangono, come se non piangessero e quelli che godono come se non godessero; quelli che comprano, come se non possedessero; quelli che usano del mondo, come se non ne usassero appieno: perché passa la scena di questo mondo! Io vorrei vedervi senza preoccupazioni: chi non è sposato si preoccupa delle cose del Signore, come possa piacere al Signore; chi è sposato invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere alla moglie, e si trova diviso! Così la donna non sposata, come la vergine, si preoccupa delle cose del Signore, per essere santa nel corpo e nello spirito; la donna sposata invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere al marito. Questo poi lo dico per il vostro bene, non per gettarvi un laccio, ma per indirizzarvi a ciò che è degno e vi tiene uniti al Signore senza distrazioni.
Se però qualcuno ritiene di non regolarsi convenientemente nei riguardi della sua vergine, qualora essa sia oltre il fiore dell’età, e conviene che accada così, faccia ciò che vuole: non pecca. Si sposino pure! Chi invece è fermamente deciso in cuor suo, non avendo nessuna necessità, ma è arbitro della propria volontà, ed ha deliberato in cuor suo di conservare la sua vergine, fa bene. In conclusione, colui che sposa la sua vergine fa bene e chi non la sposa fa meglio.
La moglie è vincolata per tutto il tempo in cui vive il marito; ma se il marito muore è libera di sposare chi vuole, purché ciò avvenga nel Signore. Ma se rimane così, a mio parere è meglio; credo infatti di avere anch’io lo Spirito di Dio.
RESPONSORIO
Sii costante, figlia,
nel tuo proposito verginale,
e io ti mostrerò Cristo, tuo sposo,
che per tuo amore
ha versato il suo sangue.
Al Re piacerà la tua bellezza:
egli è il tuo Signore,
che per tuo amore
ha versato il suo sangue.
SECONDA LETTURA
Dall’opera «Scientia Crucis» di santa Teresa Benedetta della Croce.
Cristo s’era addossato lui stesso il giogo della legge, osservandola e adempiendola perfettamente, tanto da morire per la Legge e vittima della Legge. Nello stesso tempo, tuttavia, Egli ha esonerati dalla Legge tutti quelli che avrebbero accettata la vita da Lui. I quali però avrebbero potuto riceverla solo disfacendosi della propria. Infatti «quanti sono stati battezzati in Cristo sono stati battezzati nella morte di Lui». Essi si immergono nella sua vita per divenire membri del suo corpo, e sotto questa qualifica soffrire e morire con Lui; ma anche per risuscitare con Lui alla eterna vita divina.
Questa vita sorgerà per noi nella sua pienezza soltanto nel giorno della glorificazione. Tuttavia, sin da adesso «nella carne noi vi partecipiamo, in quanto crediamo»: crediamo che Cristo è morto per noi, per dare la vita a noi. Ed è proprio questa fede che ci fa diventare un tutto unico con Lui, membra collegate al capo, rendendoci permeabili alle effusioni della sua vita. Così la fede nel Crocifisso — la fede viva, accompagnata dalla dedizione amorosa — è per noi la porta di accesso alla vita e l’inizio della futura gloria. Per di più, la croce è il nostro unico vanto: «Quanto a me sia lungi il gloriarmi d’altro che della croce del Signore nostro Gesù Cristo, per la quale il mondo è stato per me crocifisso, ed io per il mondo». Chi si è messo dalla parte del Cristo risulta morto per il mondo, come il mondo risulta morto per lui. Egli porta nel suo corpo le stimmate del Signore; è debole e disprezzato nell’ambiente degli uomini, ma appunto per questo è forte in realtà, perché nelle debolezze risalta potentemente la forza di Dio.
Profondamente convinto di questa verità il discepolo di Gesù non solo abbraccia la croce che gli viene offerta, ma si crocifigge da sé: «I seguaci di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e le sue concupiscenze». Essi hanno ingaggiato una lotta spietata contro la loro natura, per liquidare in se stessi la vita del peccato e far posto alla vita dello spirito. È quest’ultima sola quella che importa. La croce non è fine a se stessa. Essa si staglia in alto e fa richiamo verso l’alto. Quindi non è soltanto un’insegna, è anche l’arma potente di Cristo, la verga da pastore con cui il divino Davide esce incontro all’infernale Golia, il simbolo trionfale con cui Egli batte alla porta del cielo e la spalanca. Allora ne erompono i fiotti della luce divina, sommergendo tutti quelli che marciano al seguito del Crocifisso.
TE DEUM
Noi ti lodiamo, Dio, *
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra di adora.
A te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
il Signore Dio dell’universo.
I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
e la candida schiera dei martiri;
le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio, *
e lo Spirito Santo Paraclito.
O Cristo, re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
per la salvezza dell’uomo.
Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.
Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell’assemblea dei santi.
Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
Lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.
Pietà di noi, Signore, *
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.
Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.
ORAZIONE
Dio dei nostri padri, che hai guidato la santa martire Teresa Benedetta della Croce alla conoscenza del tuo Figlio crocifisso e a seguirlo fedelmente fino alla morte, concedi, per sua intercessione, che tutti gli uomini riconoscano Cristo Salvatore e giungano, per mezzo di Lui, a contemplare in eterno la luce del tuo volto. Per Gesù Cristo tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.
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LODI MATTUTINE
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LODI MATTUTINE
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
CANTICO DI ZACCARIA
Cantico Lc 1,68-79
Ant. Io mi glorio della croce del Signore. * Cristo mi ha amato e ha dato tutto sé stesso per me.
Benedetto il Signore Dio d’Israele, *
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi una salvezza potente *
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva promesso *
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
salvezza dai nostri nemici, *
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo *
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
nella remissione dei suoi peccati,
grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge
per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
e nell’ombra della morte
e dirigere i nostri passi *
sulla via della pace».
Gloria.
Ant. Io mi glorio della croce del Signore. * Cristo mi ha amato e ha dato tutto sé stesso per me.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
PRIMA ORAZIONE
Preghiamo. (pausa di preghiera silenziosa)
Dio dei nostri padri, che hai guidato la santa martire Teresa Benedetta della Croce alla conoscenza del tuo Figlio crocifisso e a seguirlo fedelmente fino alla morte, concedi, per sua intercessione, che tutti gli uomini riconoscano Cristo Salvatore e giungano, per mezzo di Lui, a contemplare in eterno la luce del tuo volto. Per Gesù Cristo tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.
SALMODIA
Cantico Sap 10,15-21;11,1-4
Ant. 1 Ti benedico, Padre, perché nel tuo Unigenito ho vinto ogni violenza degli iniqui * e per un sentiero immacolato gioiosamente a te vengo.
La Sapienza liberò un popolo santo
e una stirpe senza macchia *
da una nazione di oppressori.
Entro nell’anima di un servo del Signore *
e si oppose con prodigi
e con segni a terribili re.
Diede ai santi la ricompensa delle loro pene, *
li guidò per una strada meravigliosa,
divenne loro riparo di giorno *
e luce di stelle nella notte.
Fece loro attraversare il Mar Rosso, *
guidandoli attraverso molte acque;
sommerse invece i loro nemici *
e li rigettò dal fondo dell’abisso.
Per questo i giusti spogliarono gli empi †
e celebrarono, Signore, il tuo nome santo *
e lodarono concordi
la tua mano protettrice,
perché la sapienza
aveva aperto la bocca dei muti *
e aveva sciolto la lingua degli infanti.
Essa fece riuscire le loro imprese *
per mezzo di un santo profeta:
attraversarono un deserto inospitale, †
fissarono le tende
in terreni impraticabili, *
resistettero agli avversari,
respinsero i nemici.
Quando ebbero sete,
ti invocarono *
e fu data loro acqua
da una rupe scoscesa,
rimedio contro la sete
da una dura roccia.
Gloria.
Ant. 1 Ti benedico, Padre, perché nel tuo Unigenito ho vinto ogni violenza degli iniqui * e per un sentiero immacolato gioiosamente a te vengo.
Salmi Laudativi
Ant. 2 Fulgide come il sole, * risplendano le vergini in cielo.
Sal 148
Lodate il Signore dai cieli, *
lodatelo nell’alto dei cieli.
Lodatelo, voi tutti, suoi angeli, *
lodatelo, voi tutte, sue schiere.
Lodatelo, sole e luna, *
lodatelo, voi tutte, fulgide stelle.
Lodatelo, cieli dei cieli, *
voi acque al di sopra dei cieli.
Lodino tutti il nome del Signore, *
perché egli disse e furono creati.
Li ha stabiliti per sempre, *
ha posto una legge che non passa.
Lodate il Signore dalla terra, *
mostri marini e voi tutti abissi,
fuoco e grandine, neve e nebbia, *
vento di bufera che obbedisce alla sua parola,
monti e voi tutte, colline, *
alberi da frutto e tutti voi, cedri,
voi fiere e tutte le bestie, *
rettili e uccelli alati.
I re della terra e i popoli tutti, *
i governanti e i giudici della terra,
i giovani e le fanciulle, †
i vecchi insieme ai bambini *
lodino il nome del Signore:
perché solo il suo nome è sublime, †
la sua gloria risplende
sulla terra e nei cieli. *
Egli ha sollevato
la potenza del suo popolo.
È canto di lode per tutti i suoi fedeli, *
per i figli di Israele,
popolo che egli ama.
Sal 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
voi tutte, nazioni, dategli gloria;
perché forte è il suo amore per noi *
e la fedeltà del Signore dura in eterno.
Gloria.
Ant. 2 Fulgide come il sole, * risplendano le vergini in cielo.
Salmo diretto Sal 26,7-14
Ascolta, Signore, la mia voce. *
Io grido: abbi pietà di me! Rispondimi.
Di te ha detto il mio cuore: «Cercate il suo volto»; *
il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto, *
non respingere con ira il tuo servo.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi, *
non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.
Mio padre e mia madre mi hanno abbandonato, *
ma il Signore mi ha raccolto.
Mostrami, Signore, la tua via, †
guidami sul retto cammino, *
a causa dei miei nemici.
Non espormi alla brama dei miei avversari; †
contro di me sono insorti falsi testimoni *
che spirano violenza.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore *
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte, *
si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore.
Gloria.
SECONDA ORAZIONE
La beata vergine e martire Teresa Benedetta, che per te versando il suo sangue ha rivelato al mondo i prodigi della tua grazia, con la preghiera e con l’esempio ci conforti e sorregga sulla via della croce, o Salvatore e Signore, che vivi e regni nei secoli dei secoli.
INNO
Tu che le pure vergini circondi
di luce intemerata
e di vigore i martiri precingi,
odi benigno la nostra voce.
Canta di gioia il popolo
a questa santa sorella,
che per duplice gloria si corona
di castità e di sangue.
L’esile donna vince
l’inganno di un mondo crudele
e persuasa si volge
alla serenità dei beni eterni.
L’intrepida sua fede
acceca l’ira folle del carnefice;
straziato è il corpo, e lo spirito
vola allo Sposo amato.
Così l’amore di Cristo supera
nel cuore di chi crede
le morbose lusinghe dell’incredulo
e l’acerbità dei tormenti.
Unico fiore d’inviolato grembo,
a te, Gesù, la lode
col Padre e con lo Spirito
negli infiniti secoli. Amen.
ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE
A Cristo, che regna nei cuori, con intenso affetto diciamo:
Tu che vieni a noi nel nome del Signore, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Fiore inviolato della vergine e madre Maria, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Sposo, che inviti la Chiesa al tuo celeste convito, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Speranza e premio delle sante vergini, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Vita e gloria dei santi, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Agnello di Dio, cui le vergini fanno eternamente corona, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Padre nostro.
CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci esaudisca.
Amen.
oppure
La santa Trinità ci salvi e ci benedica
Amen.
Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale
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ORA MEDIA
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ORA MEDIA
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
INNO
Terza
E’ l’ora terza. Gesù Signore
sale ingiuriato la croce,
ma noi pensosi gli offriamo
l’affetto di un animo orante.
Se in te nasce il Figlio di Dio,
la vita conservi incolpevole
e, con voce assidua implorando,
dischiudi il tuo cuore allo Spirito.
Quest’ora ha segnato la fine
al lungo torpore del male,
ha debellato la morte,
ha cancellato la colpa.
Di qui l’epoca inizia
della salvezza di Cristo,
nelle Chiese dell’universo
la verità s’irradia della fede.
Dalla gloria del suo patibolo
Gesù parla alla Vergine:
Ecco tuo figlio, o donna;
Giovanni, ecco tua madre.
Al vincolo di giuste nozze,
avvolte in profondo mistero,
era solo affidato in custodia
l’onore della Madre.
Stupendi prodigi dal cielo
confermano l’alto disegno;
la turba malvagia non crede,
chi crede ritrova salvezza.
Credo in un Dio Unigenito,
nato tra noi dalla Vergine,
che ha tolto i peccati del mondo
e siede alla destra del Padre.
Gloria si canti all’unico Dio
e a Gesù Cristo Signore,
con lo Spirito santo
negli infiniti secoli. Amen.
Sesta
O Dio glorioso, altissimo sovrano,
che i tempi diversi alternando,
orni di dolce chiarità il mattino
e l’infocato meriggio avvampi,
placa la furia delle discordie,
spegni il funesto ardore dell’odio,
dona alle membra sanità e vigore,
agli animi dona la pace.
Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli.
Amen.
Nona
Perpetuo vigore degli esseri,
che eterno e immutabile stai
e la vicenda regoli del giorno
nell’inesausto gioco della luce,
la nostra sera irradia
del tuo vitale splendore;
premia la morte dei giusti
col giorno che non tramonta.
Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito santo
vive e governa nei secoli.
Amen.
SALMODIA
Salmo 118,57-64 VIII (Het)
Ant. 1 La mia eredità e la mia sorte * sei tu, Signore.
La mia sorte, ho detto, Signore, *
è custodire le tue parole.
Con tutto il cuore ti ho supplicato, *
fammi grazia secondo la tua promessa.
Ho scrutato le mie vie, *
ho rivolto i miei passi verso i tuoi comandamenti.
Sono pronto e non voglio tardare *
a custodire i tuoi decreti.
I lacci degli empi mi hanno avvinto, *
ma non ho dimenticato la tua legge.
Nel cuore della notte mi alzo a renderti lode *
per i tuoi giusti decreti.
Sono amico di coloro che ti sono fedeli *
e osservano i tuoi precetti.
Del tuo amore, Signore, è piena la terra; *
insegnami il tuo volere.
Gloria.
Ant. 1 La mia eredità e la mia sorte * sei tu, Signore.
Salmo 54
I (2-12)
Ant. 2 Il nostro cuore freme, piombano su di noi terrori di morte; * la tua pietà invochiamo: non lasciarci perire nella colpa.
Porgi l’orecchio, Dio, alla mia preghiera, †
non respingere la mia supplica; *
dammi ascolto e rispondimi.
Mi agito nel mio lamento *
e sono sconvolto al grido del nemico,
al clamore dell’empio.
Contro di me riversano sventura, *
mi perseguitano con furore.
Dentro di me freme il mio cuore, *
piombano su di me terrori di morte.
Timore e spavento mi invadono *
e lo sgomento mi opprime.
Dico: «Chi mi darà ali come di colomba, *
per volare e trovare riposo?
Ecco, errando, fuggirei lontano, *
abiterei nel deserto.
Riposerei in un luogo di riparo *
dalla furia del vento e dell’uragano».
Disperdili, Signore, †
confondi le loro lingue: *
ho visto nella città violenza e contese.
Giorno e notte si aggirano sulle sue mura, †
all’interno iniquità, travaglio e insidie *
e non cessano nelle sue piazze sopruso e inganno.
Gloria.
Ant. 2 Il nostro cuore freme, piombano su di noi terrori di morte; * la tua pietà invochiamo: non lasciarci perire nella colpa.
II (13-15.17-24)
Ant. 3 Io invoco il Signore di sera, al mattino, a mezzogiorno, * ed egli mi salva.
Se mi avesse insultato un nemico, *
l’avrei sopportato;
se fosse insorto contro di me un avversario, *
da lui mi sarei nascosto.
Ma sei tu, mio compagno, *
mio amico e confidente;
ci legava una dolce amicizia, *
verso la casa di Dio camminavamo in festa.
Io invoco Dio e il Signore mi salva. †
Di sera, al mattino, a mezzogiorno
mi lamento e sospiro *
ed egli ascolta la mia voce;
mi salva, mi dà pace da coloro che mi combattono: *
sono tanti i miei avversari.
Dio mi ascolta e li umilia, *
egli che domina da sempre.
Per essi non c’è conversione *
e non temono Dio.
Ognuno ha steso la mano contro i suoi amici, *
ha violato la sua alleanza.
Più untuosa del burro è la sua bocca, *
ma nel cuore ha la guerra;
più fluide dell’olio le sue parole, *
ma sono spade sguainate.
Getta sul Signore il tuo affanno †
ed egli ti darà sostegno, *
mai permetterà che il giusto vacilli.
Tu, Dio, li sprofonderai nella tomba *
gli uomini sanguinari e fraudolenti:
essi non giungeranno alla metà dei loro giorni. *
Ma io, Signore, in te confido.
Gloria.
Ant. 3 Io invoco il Signore di sera, al mattino, a mezzogiorno, * ed egli mi salva.
Alle altre Ore salmodia complementare
Terza
LETTURA BREVE Ct 6,2-3
Il mio diletto era sceso nel suo giardino fra le aiuole del balsamo a pascolare il gregge nei giardini e a cogliere gigli. Io sono per il mio diletto e il mio diletto è per me; egli pascola il gregge tra i gigli.
Risplende la regina alla tua desta.
Risplende la regina alla tua desta. * Alleluia, alleluia.
Figlie di re stanno tra le tue predilette.
Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Risplende la regina alla tua desta. * Alleluia, alleluia.
ORAZIONE
Dio dei nostri padri, che hai guidato la santa martire Teresa Benedetta della Croce alla conoscenza del tuo Figlio crocifisso e a seguirlo fedelmente fino alla morte, concedi, per sua intercessione, che tutti gli uomini riconoscano Cristo Salvatore e giungano, per mezzo di Lui, a contemplare in eterno la luce del tuo volto. Per Cristo nostro Signore.
CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
Sesta
LETTURA BREVE Ct 2,10-11
Ora parla il mio diletto e mi dice: «Alzati, amica mia, mia bella, e vieni! Perché, ecco, l’inverno è passato, è cessata la pioggia, se n’è andata».
Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio.
Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio. * Alleluia, alleluia.
Dimentica la casa di tuo padre.
Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio. * Alleluia, alleluia.
ORAZIONE
La beata vergine e martire Teresa Benedetta, che per te versando il suo sangue ha rivelato al mondo i prodigi della tua grazia, con la preghiera e con l’esempio ci conforti e sorregga sulla via della croce, o Salvatore e Signore, che vivi e regni nei secoli dei secoli.
CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
Nona
LETTURA BREVE Ct 8,6ab.7b
Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio; perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi è la gelosia. Le grandi acque non possono spegnere l’amore.
Al Re è piaciuta la tua bellezza.
Al Re è piaciuta la tua bellezza. * Alleluia, alleluia.
Egli è il tuo Signore.
Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Al Re è piaciuta la tua bellezza. * Alleluia, alleluia.
ORAZIONE
Dio dei nostri padri, che hai guidato la santa martire Teresa Benedetta della Croce alla conoscenza del tuo Figlio crocifisso e a seguirlo fedelmente fino alla morte, concedi, per sua intercessione, che tutti gli uomini riconoscano Cristo Salvatore e giungano, per mezzo di Lui, a contemplare in eterno la luce del tuo volto. Per Cristo nostro Signore.
oppure
La beata vergine e martire Teresa Benedetta, che per te versando il suo sangue ha rivelato al mondo i prodigi della tua grazia, con la preghiera e con l’esempio ci conforti e sorregga sulla via della croce, o Salvatore e Signore, che vivi e regni nei secoli dei secoli.
CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
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VESPRO
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SAN LORENZO
DIACONO E MARTIRE
Festa
PRIMI VESPRI
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
oppure
Signore ascolta la nostra preghiera
E il nostro grido giunga fino a te
RITO DELLA LUCE
Splenda su noi, Signore,
la luce dei tuo volto.
Il nostro cuore in festa
canti di gioia
Più che per messe copiosa
o vendemmia felice,
il nostro cuore in festa
canti di gioia
Splenda su noi, Signore,
la luce dei tuo volto.
Il nostro cuore in festa
canti di gioia
INNO
Il capo dei diaconi Lorenzo,
glorioso quasi come i santi apostoli,
l’identica fede romana
onorò di un’eguale corona.
A lui, sulla via del martirio,
il vescovo Sisto predisse:
“Non piangere, figlio mio,
che fra tre giorni mi segui”.
Così, mistico erede,
impavido assiste al supplizio
e pietosamente contempla
la sorte che sarà sua.
E già si allieta del suo martirio:
non è impugnabile la successione,
dichiarata da un testamento
che fu segnato col sangue.
Dopo i tre giorni gli impongono
di consegnare i tesori:
docile e mite annuendo,
prepara un’arguta vittoria.
O splendido spettacolo!
Raduna le schiere dei poveri
e additandole dice:
“Ecco il vero tesoro della Chiesa”.
Ricchezze nostre giuste e perenni
sono davvero i poveri;
ma la derisa avidità di indigna,
con le fiamme si vendica.
Però si ustiona da sé il carnefice
e fugge dalla sua vampa.
“Eccomi a punto – Lorenzo dice – ,
mangiatemi, se volete”.
Al Padre, all’unico Figlio,
allo Spirito santo
gloria lieti cantiamo
per tutti i secoli. Amen.
RESPONSORIO
«Non temere, mio servo – dice il Signore –.
Se dovrai passare in mezzo al fuoco,
la fiamma non ti potrà bruciare.
Non ti avvolgerà l’odore del rogo.
Vieni, amministratore buono e fedele;
ti accolgano i miei angeli.
Non ti avvolgerà l’odore del rogo».
NOTIZIA DEL SANTO
Lorenzo, uno dei sette diaconi della Chiesa romana ai tempi di papa Sisto II, fu l’ultimo di essi a morire per la fede nella persecuzione di Valeriano, il 10 agosto dell’anno 258, quattro giorni dopo il martirio di papa Sisto e dei suoi compagni.
La tradizione romana, attestata anche dal nostro sant’Ambrogio, parla del sacrificio di Lorenzo per mezzo del fuoco. I resti del martire furono deposti nel cimitero in Campo Verano, sulla via Tiburtina.
Sul luogo della sepoltura Costantino fece costruire una basilica, la prima di innumerevoli chiese edificate in tutta la cristianità per onorare l’ardore di carità di questo testimone del Signore.
SALMODIA
Ant. Scrutami, Signore, e mettimi alla prova; * raffinami al fuoco il cuore e la mente.
Salmo 25
Signore, fammi giustizia: †
nell’integrità ho camminato, *
confido nel Signore, non potrò vacillare.
Scrutami, Signore, e mettimi alla prova, *
raffinami al fuoco il cuore e la mente.
La tua bontà è davanti ai miei occhi *
e nella tua verità dirigo i miei passi.
Non siedo con uomini falsi *
e non frequento i simulatori.
Odio l’alleanza dei malvagi, *
non mi associo con gli empi.
Lavo nell’innocenza le mie mani *
e giro attorno al tuo altare, Signore,
per far risuonare voci di lode *
e per narrare tutte le tue meraviglie.
Signore, amo la casa dove dimori *
e il luogo dove abita la tua gloria.
Non travolgermi insieme ai peccatori, *
con gli uomini di sangue non perder la mia vita,
perché nelle loro mani è la perfidia, *
la loro destra è piena di regali.
Integro è invece il mio cammino; *
riscattami e abbi misericordia.
Il mio piede sta su terra piana; *
nelle assemblee benedirò il Signore.
Salmo 133
Ecco, benedite il Signore, *
voi tutti, servi del Signore;
voi che state nella casa del Signore *
durante le notti.
Alzate le mani verso il tempio *
e benedite il Signore.
Da Sion ti benedica il Signore, *
che ha fatto cielo e terra.
Salmo 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
voi tutte, nazioni, dategli gloria;
perché forte è il suo amore per noi *
e la fedeltà del Signore dura in eterno.
Gloria.
Ant. Beati gli operatori di pace, beati i puri di cuore, * perché vedranno Dio.
PRIMA ORAZIONE
Tu che rinvigorisci la fede e sorreggi la nostra stanchezza, o Dio forte e buono, sull’esempio e per le preghiere del martire Lorenzo donaci di partecipare alla passione del tuo Unigenito e di conseguire nella tua gloria la gioia della beata risurrezione. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.
CANTICO DELLA BEATA VERGINE
Cantico Lc 1,46-55
Ant. «Son divenuto vittima del sacrificio santo, e rendo grazie al mio Dio; * sotto le accuse non ho rinnegato, o confessato Cristo Signore».
L’anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
D’ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria.
L’anima mia *
magnifica il Signore.
Ant. «Son divenuto vittima del sacrificio santo, e rendo grazie al mio Dio; * sotto le accuse non ho rinnegato, o confessato Cristo Signore».
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
SECONDA ORAZIONE
Il fuoco della tua carità, o Dio, ha ottenuto a san Lorenzo la fedeltà nel tuo servizio, e la gloria del suo martirio mirabile; concedi anche a noi di amarti con fede limpida e ardente e di offrire al mondo una chiara testimonianza del tuo amore. Per Cristo nostro Signore.
SALLENDA IN ONORE DEL SANTO
I poveri mangeranno e saranno saziati,
quanti lo cercano loderanno il Signore.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito santo.
Come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
I poveri mangeranno e saranno saziati,
quanti lo cercano loderanno il Signore.
Orazione
Sii propizio al tuo popolo, o Dio, in virtù dei meriti di san Lorenzo, che fu ministro diligente dei divini misteri e fedele dispensatore dei beni della Chiesa, e dona ai tuoi figli di ardere intimamente al fuoco della carità di Cristo Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli.
INTERCESSIONI
Al Signore Gesù, perfetto modello di ogni credente, rivolgiamo la nostra preghiera:
Lode a te, o Cristo, testimone fedele.
Nessuna tentazione poté separare il martire san Lorenzo dall’unità del tuo corpo;
raccogli nel vincolo della carità quanti credono nel tuo nome.
Questo martire ha sopportato con coraggio la persecuzione per il vangelo;
sostieni con la tua grazia chi soffre a causa della fede.
Egli, per darti testimonianza, ha disprezzato ogni mondano valore;
libera i nostri cuori dall’amor proprio e dal desiderio di dominare sugli altri.
Forte della speranza di risorgere un giorno, non ha esitato a dare la vita per te;
fa’ che viviamo nell’attesa della tua gloriosa venuta.
Tu che hai chiamato tutti gli uomini alla gioia del tuo regno,
dona ai fedeli defunti l’eredità promessa del cielo.
Spronati dalla parola di Cristo, rivolgiamo a Dio la lode e l’implorazione:
Padre Nostro.
CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca
Amen.
oppure
La santa Trinità ci salvi e ci benedica
Amen.
Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale
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COMPIETA
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COMPIETA
Convertici, Dio, nostra salvezza.
E placa il tuo sdegno verso di noi.
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
INNO
Divina luce, Cristo,
stella che splendi sulla nostra sera,
ai servi che ti invocano
dona l’eterna vita.
Noi ti preghiamo e al sonno
ci abbandoniamo sereni:
se tu pietoso vigili,
senza affanno è il riposo.
Torbido sogno non ci inquieta
né ci inganna il Nemico,
se tu nella notte difendi
i cuori incontaminati.
Guardaci dal tuo trono,
sventa ogni perfida insidia,
proteggi i poveri che hai redento
a prezzo del tuo sangue.
A tua immagine ci hai creati
nel corpo e nello spirito:
nella notturna tenebra
veglia sull’opera tua.
Al Padre eleviamo la lode,
all’unico suo Figlio,
allo Spirito Santo,
ora e per sempre. Amen.
SALMODIA
Salmo 30,2-6
Ant. Per la tua giustizia salvami, Signore.
In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso; *
per la tua giustizia salvami.
Porgi a me l’orecchio, *
vieni presto a liberarmi.
Sii per me la rupe che mi accoglie, *
la cinta di riparo che mi salva.
Tu sei la mia roccia e il mio baluardo, *
per il tuo nome dirigi i miei passi.
Scioglimi dal laccio che mi hanno teso, *
perché sei tu la mia difesa.
Mi affido alle tue mani; *
tu mi riscatti, Signore, Dio fedele.
Gloria.
Ant. Per la tua giustizia salvami, Signore.
Salmo 129
Ant. Se consideri le colpe * chi potrà sussistere, Signore?.
Dal profondo a te grido, o Signore; *
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti *
alla voce della mia preghiera.
Se consideri le colpe, Signore, *
Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono: *
perciò avremo il tuo timore.
Io spero nel Signore, *
l’anima mia spera nella sua parola.
L’anima mia attende il Signore *
più che le sentinelle l’aurora.
Israele attenda il Signore, *
perché presso il Signore è la misericordia
grande è presso di lui la redenzione. *
Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.
Gloria.
Ant. Se consideri le colpe * chi potrà sussistere, Signore?.
LETTURA BREVE Ef 4,26-27.31-32
Fratelli, non peccate; non tramonti il sole sopra la vostra ira, e non date occasione al diavolo. Scompaia da voi ogni asprezza, sdegno, ira. Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo.
Ritorna, anima mia, alla tua pace.
Ritorna, anima mia, alla tua pace, * il Signore ti ha beneficato.
Il Signore protegge gli umili.
Il Signore ti ha beneficato.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
Ritorna, anima mia, alla tua pace, * il Signore ti ha beneficato.
CANTICO DI SIMEONE
Cantico Lc 2,19-32
Ant. Soccorri, Cristo, i tuoi servi che a caro prezzo hai redento; * proteggili dal cielo, o Signore pietoso.
Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
vada in pace secondo la tua parola;
perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
preparata da te davanti a tutti i popoli,
luce per illuminare le genti *
e gloria del tuo popolo Israele.
Gloria.
Ant. Soccorri, Cristo, i tuoi servi che a caro prezzo hai redento; * proteggili dal cielo, o Signore pietoso.
ORAZIONE
Dopo la fatica del giorno ti supplichiamo, Dio di eterna luce: l’incessante alternanza dei tempi ci porta un’altra notte, ma il tuo splendore indefettibile ci custodisca sereni nel nostri riposo. Per Cristo nostro Signore.
ANTIFONA ALLA B.V. MARIA
Inviolato fiore, purissima Vergine,
porta lucente del cielo,
Madre di Cristo amata, Signore piissima,
odi quest’inno di lode.
Casta la vita scorra, sia limpido l’animo:
così t’implorano i cuori.
Per la tua dolce supplica a noi colpevoli
scenda il perdono di Dio.
Vergine tutta santa, Regina bellissima,
inviolato fiore.
Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.
CONCLUSIONE
Dormiamo in pace.
Vigiliamo in Cristo.