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LODI MATTUTINE
ORA MEDIA
VESPRO
COMPIETA
UFFICIO DELLE LETTURE
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
INNO
Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:
La nostra lode accogli,
o Creatore eterno delle cose,
che, notte e giorno avvicendando, rendi
più vario e grato il tempo.
Alta regna la notte
e già s’ode il canto del gallo,
gioioso presagio di luce
all’ansia del viandante.
Si destra allora e ad oriente appare
la stella palpitante del mattino,
la torma squagliasi dei vagabondi,
abbandonando i vicoli del male.
Il gallo canta. La sua voce placa
il furioso fragore dell’onda;
e Pietro, roccia che fonda la Chiesa,
la colpa asterge con lacrime amare.
Orsù leviamoci animosi e pronti:
tutti risveglia il richiamo del gallo
e gli indolenti accusa che si attardano
sotto le coltri dormigliando ancora.
Il gallo canta, Torna la speranza:
l’inferno sente rifluir la vita,
il sicario nasconde il suo pugnale,
negli smarriti la fede rivive.
Gesù Signore, guardaci pietoso,
quando, tentati, incerti vacilliamo:
se tu ci guardi, le macchie si dileguano
e il peccato si stempera nel pianto.
Tu, vera luce, nei cuori siplendi,
disperdi il torpore dell’anima:
a te sciolga il labbro devoto
la santa primizia dei canti.
Gloria a Dio Padre
e all’unico suo Figlio
con lo Spirito Santo
nella distesa dei secoli. Amen.
Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:
Vita dei santi, Cristo, unica via,
o sola speranza del mondo,
o sorgente di pace e di giustizia,
voci e cuori a te inneggiano.
Se qualche luce di virtù tu vedi,
ogni parola vera,
ogni infiammata volontà di bene,
è, Signore, tua grazia.
Dona quiete ai tempi incerti, salda
custodisci la fede,
rinvigorisci i deboli,
perdona i peccatori.
Gloria si canti al Padre
e all’unico suo Figlio,
dolce si levi la lode allo Spirito
negli infiniti secoli. Amen.
RESPONSORIO
Vera e santa fraternità,
non incrinata da alcuna discordia!
Nell’effusione del sangue
seguirono Cristo Signore.
Spregiando la corte di un sovrano terreno,
raggiunsero il regno dei cieli.
Docili ai moniti dell’evangelo,
incuranti del fascino di una ricchezza effimera,
alla sequela di Gesù si posero.
Spregiando la corte di un sovrano terreno,
raggiunsero il regno dei cieli.
Non si dice il Cantico dei tre giovani.
SALMODIA
Cantico Sap 3,1-9
Ant. 1 Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio, * non le toccherà nessun tormento. †
Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio, *
non le toccherà nessun tormento.
† Agli occhi degli stolti parve che morissero; *
la loro fine fu ritenuta una sciagura,
la loro dipartita da noi una rovina, *
ma essi sono nella pace.
Anche se agli occhi degli uomini subiscono castighi, *
piena di immortalità è la loro speranza.
In cambio di una breve pena *
riceveranno grandi benefici,
perché Dio li ha provati *
e di sé li ha trovati degni;
li ha saggiati come oro nel crogiuolo *
e li ha graditi come un olocausto.
I giusti nel giorno del loro giudizio risplenderanno; *
correranno qua e là, come scintille nella stoppia.
Governeranno le nazioni, avranno potere sui popoli *
e il Signore regnerà per sempre su di loro.
Comprenderanno la verità quanti confidano in lui; *
coloro che gli sono fedeli
vivranno presso di lui nell’amore,
perché grazia e misericordia *
sono riservate ai suoi eletti.
Gloria.
Ant. 1 Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio, * non le toccherà nessun tormento.
Cantico Sap 5,1-6.14-15
Ant. 2 Rallegratevi ed esultate, martiri santi di Cristo: * grande è la vostra ricompensa nei cieli.
Il giusto starà con grande fiducia †
di fronte a quanti lo hanno oppresso *
e a quanti han disprezzato le sue sofferenze.
Costoro vedendolo saran presi da terribile spavento, *
saran presi da stupore per la sua salvezza inattesa.
Pentiti, diranno fra di loro, *
gemendo nello spirito tormentato:
«Ecco colui che noi una volta abbiamo deriso *
e che stolti abbiam preso a bersaglio
del nostro scherno;
giudicammo la sua vita una pazzia *
e la sua morte disonorevole.
Perché ora è considerato tra i figli di Dio *
e condivide la sorte dei santi?
Abbiamo dunque deviato dal cammino della verità; †
la luce della giustizia non è brillata per noi, *
né mai per noi si è alzato il sole».
La speranza dell’empio
è come pula portata dal vento, *
come schiuma leggera sospinta dalla tempesta,
come fumo dal vento è dispersa, *
si dilegua come il ricordo dell’ospite di un sol giorno.
I giusti al contrario vivono per sempre, †
la loro ricompensa è presso il Signore *
e l’Altissimo ha cura di loro.
Gloria.
Ant. 2 Rallegratevi ed esultate, martiri santi di Cristo: * grande è la vostra ricompensa nei cieli.
Cantico Sir 51,1-12
Ant. 3 Allietatevi, santi, al cospetto dell’Agnello: * dal principio del mondo vi è preparato il regno.
Ti glorificherò, Signore mio re, *
ti loderò, Dio mio salvatore;
glorificherò il tuo nome, *
perché fosti mio protettore e mio aiuto
e hai liberato il mio corpo dalla perdizione, †
dal laccio di una lingua calunniatrice, *
dalle labbra che proferiscono menzogne;
di fronte a quanti mi circondavano *
sei stato il mio aiuto e mi hai liberato,
secondo la tua grande misericordia *
e per il tuo nome, *
dai morsi di chi stava per divorarmi, *
dalla mano di quanti insidiavano alla mia vita,
dalle molte tribolazioni di cui soffrivo, †
dal soffocamento di una fiamma avvolgente, *
e dal fuoco che non avevo acceso,
dal profondo seno degli inferi, *
dalla lingua impura e dalla parola falsa.
Una calunnia di lingua ingiusta *
era giunta al re.
La mia anima era vicina alla morte, *
la mia vita era alle porte degli inferi.
Mi assalivano dovunque *
e nessuno mi aiutava;
mi rivolsi per soccorso agli uomini, *
ma invano.
Allora mi ricordai delle tue misericordie, Signore, *
e delle tue opere che sono da sempre,
perché tu liberi quanti sperano in te, *
li salvi dalla mano dei nemici.
Ed innalzi dalla terra la mia supplica; *
pregai per la liberazione dalla morte.
Esclamai: «Signore, mio padre tu sei *
e campione della mia salvezza,
non mi abbandonare nei giorni dell’angoscia, *
nel tempo dello sconforto e della desolazione.
Io loderò sempre il tuo nome; *
canterò inni a te con riconoscenza».
La mia supplica fu esaudita; †
tu mi salvasti infatti dalla rovina *
e mi strappasti da una cattiva situazione.
Per questo ti ringrazierò e ti darò lode, *
benedirò il nome del Signore.
Gloria.
Ant. 3 Allietatevi, santi, al cospetto dell’Agnello: * dal principio del mondo vi è preparato il regno.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
Tu sei benedetto, Signore.
Amen.
PRIMA LETTURA Ap 7,9-17
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni, apostolo.
Io, Giovanni, vidi, e mi apparve una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, razza, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e portavano palme nelle mani. E gridavano a gran voce:
«La salvezza appartiene al nostro Dio seduto sul trono e all’Agnello».
Allora tutti gli angeli che stavano intorno al trono e i vegliardi e i quattro esseri viventi, si inchinarono profondamente con la faccia davanti al trono e adorarono Dio dicendo:
«Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen».
Uno dei vegliardi allora si rivolse a me e disse: «Quelli che sono vestiti di bianco, chi sono e donde vengono?». Gli risposi: «Signore mio, tu lo sai». E lui: «Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell’Agnello. Per questo stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio giorno e notte nel suo santuario; e Colui che siede sul trono stenderà la sua tenda sopra di loro.
Non avranno più fame,
né avranno più sete,
né li colpirà il sole,
né arsura di sorta,
perché l’Agnello che sta in mezzo al trono
sarà il loro pastore
e li guiderà alle fonti delle acque della vita.
E Dio tergerà ogni lacrima dai loro occhi».
RESPONSORIO
Si misero alla scuola del Signore Gesù,
vincendo ogni avarizia, ogni brama dei sensi;
ed ebbero la sorte di morire
martiri santi di Cristo.
Quanto è buono e soave
che vivano insieme i fratelli!
Ed ebbero la sorte di morire
martiri santi di Cristo.
SECONDA LETTURA
Dalla «Lettera alla sorella Marcellina» di sant’Ambrogio, vescovo.
Alla sua signora sorella, che gli è più cara della vita e degli occhi, il fratello Ambrogio.
Poiché non voglio tacere alla tua santità niente di ciò che avviene in tua assenza, sappi anche che abbiamo ritrovato i santi martiri.
Infatti, dopo che avevo consacrato la basilica, molti, come a una sola voce, cominciarono a sollecitarmi, dicendo: «La dovresti dedicare come la basilica “romana”!». Risposi: «Lo farò, se troverò reliquie di martiri». E subito penetrò in me come l’ardore di un presagio.
In breve: il Signore mi concesse la grazia. Infatti, sebbene lo stesso clero non fosse privo di timori, feci sgombrare dai sassi il terreno della zona davanti ai cancelli dei santi Felice e Nabore.
Trovai indizi probanti: anche con l’aiuto di quelli ai quali avrei dovuto imporre le mani, i santi martiri cominciarono ad emergere, sicché, mentre noi continuavamo a mantenere il silenzio, venne sollevata l’urna e deposta presso il luogo della sacra tomba.
Trovammo due uomini di straordinaria statura, come erano quelli dei tempi antichi. Intatte tutte le ossa, moltissimo sangue. Fu grande il concorso di popolo per tutti quei giorni. In breve: le profumammo tutte luna dopo l’altra e, quando ormai era imminente la sera, le trasportammo nella basilica di Fausta. Là si vegliò l’intera notte e si svolse l’imposizione delle mani. Il giorno seguente le trasferimmo nella basilica detta “Ambrosiana”. Durante la traslazione un cieco fu guarito.
Io rivolsi al popolo questo discorso: «…Voi vedete come li ha sollevati tra i capi del suo popolo. Quali altri dobbiamo considerare capi del popolo se non i santi martiri? Nel numero di questi ormai, benché a lungo ignorati per il passato, sono collocati tra i primi Protaso e Gervaso, poiché con i meriti e gli esempi del loro martirio hanno allietato la Chiesa milanese che, sebbene sterile di martiri, è già madre di moltissimi figli.
Non a torto molti chiamano questa una risurrezione dei martiri. Vedrò tuttavia se essi sono risorti per sé, come certamente sono risorti per noi. Sapete, anzi avete visto voi stessi che molti furono liberati dai demoni; moltissimi anche, non appena toccata con le mani la veste dei martiri, furono guariti dalle infermità che li travagliavano; si sono rinnovati i prodigi del tempo antico, in cui, per l’arrivo del Signore Gesù, la grazia più copiosamente s’era riversata sulla terra; dall’ombra, per così dire, dei santi corpi vedete molti risanati.
Quanti fazzoletti vengono ininterrottamente lanciati, quanti indumenti, posti sulle veneratissime reliquie, sono restituiti capaci di guarire anche al solo contatto! Tutti sono paghi di toccarle, sia pure sfiorandole appena; e chi le toccherà sarà salvo.
Ti ringrazio, Signore Gesù, di avere suscitato per noi gli spiriti così potenti di questi santi martiri in un tempo in cui la tua Chiesa ha bisogno di più efficace protezione. Apprendano tutti quali difensori io cerco, atti a difendere, ma incapaci di offendere. Questi io ti ho procurato, popolo santo, perché giovino a tutti, non rechino danno a nessuno.
Tali difensori io desidero, tali soldati ho con me; non soldati del mondo, ma soldati di Cristo. Per tali difensori nessuna invidia io temo, perché la loro protezione è, quanto più potente, tanto più sicura. Io desidero che essi difendano anche quelli che me li invidiano. Vengano dunque, e vedano le mie guardie del corpo. Non rifiuto di essere circondato da tali armi: “Gli uni per i carri, gli altri per i cavalli: noi invece per il nome del Signore Dio nostro saremo esaltati” (Sal 19, 8). Queste reliquie sono tratte da un sepolcro indegno di loro e come trofei sono mostrate al cielo. Il tumulo è intriso di sangue, appaiono i segni del loro sangue di trionfatori, i resti sono stati trovati intatti al loro posto, in perfetto ordine, il capo è staccato dal tronco. Ora i vecchi vanno dicendo di aver sentito in passato nominare questi martiri, di averne letto l’iscrizione funebre. Questa città aveva perduto i suoi martiri, mentre aveva sottratto quelli altrui. Sebbene questo sia un dono di Dio, tuttavia non posso misconoscere la grazia che il Signore Gesù ha concesso ai tempi del mio episcopato; e poiché non merito di essere un martire io stesso, vi ho almeno procurato questi martiri. Queste vittime trionfali raggiungano il luogo dove Cristo è offerta sacrificale. Ma egli, che ha patito per tutti, sta sopra l’altare; questi che sono stati riscattati dalla sua passione, saranno collocati sotto l’altare. Questo luogo avevo scelto per me, perché è giusto che un vescovo riposi dove soleva offrire il sacrificio; ma cedo a queste vittime sacre la parte destra, posto dovuto ai martiri. Riponiamo dunque le sacrosante reliquie, collocandole in una sede degna e festeggiamo questo intero giorno con devozione fedele».
TE DEUM
Noi ti lodiamo, Dio, *
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra di adora.
A te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
il Signore Dio dell’universo.
I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
e la candida schiera dei martiri;
le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio, *
e lo Spirito Santo Paraclito.
O Cristo, re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
per la salvezza dell’uomo.
Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.
Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell’assemblea dei santi.
Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
Lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.
Pietà di noi, Signore, *
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.
Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.
ORAZIONE
O Dio, che in questa festiva celebrazione ci poni ad esempio la coraggiosa testimonianza dei martiri Protaso e Gervaso, concedi al tuo popolo, che crede in te fermamente, di combattere sempre con animo forte la buona battaglia della fede. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.
LODI MATTUTINE
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
CANTICO DI ZACCARIA
Cantico Lc 1,68-79
Ant. Sulle tue mura, Gerusalemme, ho posto sentinelle: * non cesseranno mai di lodare il nome del Signore.
Benedetto il Signore Dio d’Israele, *
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi una salvezza potente *
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva promesso *
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
salvezza dai nostri nemici, *
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo *
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
nella remissione dei suoi peccati,
grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge
per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
e nell’ombra della morte
e dirigere i nostri passi *
sulla via della pace».
Gloria.
Ant. Sulle tue mura, Gerusalemme, ho posto sentinelle: * non cesseranno mai di lodare il nome del Signore.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
PRIMA ORAZIONE
Preghiamo. (pausa di preghiera silenziosa)
O Dio, che in questa festiva celebrazione ci poni ad esempio la coraggiosa testimonianza dei martiri Protaso e Gervaso, concedi al tuo popolo, che crede in te fermamente, di combattere sempre con animo forte la buona battaglia della fede. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.
SALMODIA
Cantico Sap 10,15-21;11,1-4
Ant. 1 «Soltanto questi sono i difensori che voglio: * non soldati del mondo, ma soldati di Cristo».
La Sapienza liberò un popolo santo
e una stirpe senza macchia *
da una nazione di oppressori.
Entro nell’anima di un servo del Signore *
e si oppose con prodigi
e con segni a terribili re.
Diede ai santi la ricompensa delle loro pene, *
li guidò per una strada meravigliosa,
divenne loro riparo di giorno *
e luce di stelle nella notte.
Fece loro attraversare il Mar Rosso, *
guidandoli attraverso molte acque;
sommerse invece i loro nemici *
e li rigettò dal fondo dell’abisso.
Per questo i giusti spogliarono gli empi †
e celebrarono, Signore, il tuo nome santo *
e lodarono concordi
la tua mano protettrice,
perché la sapienza
aveva aperto la bocca dei muti *
e aveva sciolto la lingua degli infanti.
Essa fece riuscire le loro imprese *
per mezzo di un santo profeta:
attraversarono un deserto inospitale, †
fissarono le tende
in terreni impraticabili, *
resistettero agli avversari,
respinsero i nemici.
Quando ebbero sete,
ti invocarono *
e fu data loro acqua
da una rupe scoscesa,
rimedio contro la sete
da una dura roccia.
Gloria.
Ant. 1 «Soltanto questi sono i difensori che voglio: * non soldati del mondo, ma soldati di Cristo».
Salmi Laudativi
Ant. 2 Ecco quanto è buono e soave * che i fratelli vivano insieme per sempre!
Sal 150
Lodate il Signore nel suo santuario, *
lodatelo nel firmamento della sua potenza.
Lodatelo per i suoi prodigi, *
lodatelo per la sua immensa grandezza.
Lodatelo con squilli di tromba, *
lodatelo con arpa e cetra;
lodatelo con timpani e danze, *
lodatelo sulle corde e sui flauti.
Lodatelo con cembali sonori, †
lodatelo con cembali squillanti; *
ogni vivente dia lode al Signore.
Sal 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
voi tutte, nazioni, dategli gloria;
perché forte è il suo amore per noi *
e la fedeltà del Signore dura in eterno.
Gloria.
Ant. 2 Ecco quanto è buono e soave * che i fratelli vivano insieme per sempre!
Salmo diretto Sal 117,1-9
Celebrate il Signore, perché è buono; *
eterna è la sua misericordia.
Dica Israele che egli è buono: *
eterna è la sua misericordia.
Lo dica la casa di Aronne: *
eterna è la sua misericordia.
Lo dica chi teme Dio: *
eterna è la sua misericordia.
Nell’angoscia ho gridato al Signore, *
mi ha risposto, il Signore, e mi ha tratto in salvo.
Il Signore è con me, non ho timore; *
che cosa può farmi l’uomo?
Il Signore è con me, è mio aiuto, *
sfiderò i miei nemici.
È meglio rifugiarsi nel Signore *
che confidare nell’uomo.
È meglio rifugiarsi nel Signore *
che confidare nei potenti.
Gloria.
SECONDA ORAZIONE
Signore Dio nostro, fa’ che gli esempi di questi martiri presentatici dai paterni insegnamenti di sant’Ambrogio, ci infondano vigore nell’animo e ci diano una viva intelligenza di fede. Per Cristo nostro Signore.
INNO
Di Protaso e Gervaso oggi mi allieto,
oggi il mio canto è nuovo.
Ho trovato, Gesù, nuovo tesoro,
nuovo è il mio grazie.
Dall’ignorato tumulo
i prodigi zampillano:
chi può celare il sangue
che fino al cielo grida?
Chiaro un segno dall’alto ci rivela
le gloriose vittima:
più non moriamo martiri,
ma ritroviamo i martiri.
Torna a vedere un cieco
e così attesta la preziosa morte;
è un macellaio di nome severo,
e tutti lo conoscono.
Pone le sacre vesti,
sugli occhi ottenebrati,
ed è squarciata la sua lunga notte,
subito vede la luce.
Varia una turba accorre
di malati e di ossessi:
tutti alle case tornano
guariti e liberati.
Le antiche età rivivono:
ogni male risanano
il tocco degli indumenti
e l’ombra delle spoglie venerate.
A te, Padre, la lode
e all’unico tuo Figlio
con lo Spirito santo
canteremo nei secoli. Amen.
ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE
A Cristo, morto e risorto, unica ragione della nostra vita, si levi la voce dei redenti:
Gesù, vero Dio, che ti sei umiliato nell’obbedienza, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Vittima sacra, che hai effuso il tuo sangue sull’altare della croce, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Figlio di Dio, fortezza dei martiri, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Signore, che hai sofferto e sei stato riconosciuto re dell’universo, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Salvatore crocifisso, che sei stato assunto nella gloria, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Sposo della Chiesa, che sempre le sei vicino, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Padre nostro.
CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci esaudisca.
Amen.
oppure
La santa Trinità ci salvi e ci benedica
Amen.
Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale
ORA MEDIA
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
INNO
Terza
E’ l’ora terza. Gesù Signore
sale ingiuriato la croce,
ma noi pensosi gli offriamo
l’affetto di un animo orante.
Se in te nasce il Figlio di Dio,
la vita conservi incolpevole
e, con voce assidua implorando,
dischiudi il tuo cuore allo Spirito.
Quest’ora ha segnato la fine
al lungo torpore del male,
ha debellato la morte,
ha cancellato la colpa.
Di qui l’epoca inizia
della salvezza di Cristo,
nelle Chiese dell’universo
la verità s’irradia della fede.
Dalla gloria del suo patibolo
Gesù parla alla Vergine:
Ecco tuo figlio, o donna;
Giovanni, ecco tua madre.
Al vincolo di giuste nozze,
avvolte in profondo mistero,
era solo affidato in custodia
l’onore della Madre.
Stupendi prodigi dal cielo
confermano l’alto disegno;
la turba malvagia non crede,
chi crede ritrova salvezza.
Credo in un Dio Unigenito,
nato tra noi dalla Vergine,
che ha tolto i peccati del mondo
e siede alla destra del Padre.
Gloria si canti all’unico Dio
e a Gesù Cristo Signore,
con lo Spirito santo
negli infiniti secoli. Amen.
Sesta
O Dio glorioso, altissimo sovrano,
che i tempi diversi alternando,
orni di dolce chiarità il mattino
e l’infocato meriggio avvampi,
placa la furia delle discordie,
spegni il funesto ardore dell’odio,
dona alle membra sanità e vigore,
agli animi dona la pace.
Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli.
Amen.
Nona
Perpetuo vigore degli esseri,
che eterno e immutabile stai
e la vicenda regoli del giorno
nell’inesausto gioco della luce,
la nostra sera irradia
del tuo vitale splendore;
premia la morte dei giusti
col giorno che non tramonta.
Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito santo
vive e governa nei secoli.
Amen.
SALMODIA
Salmo 118, 89-96 XII (Lamed)
Ant. 1 Salvami, Signore: sono tuo.
La tua parola, Signore, *
è stabile come il cielo.
La tua fedeltà dura per ogni generazione; *
hai fondato la terra ed essa è salda.
Per tuo decreto tutto sussiste fino ad oggi, *
perché ogni cosa è al tuo servizio.
Se la tua legge non fosse la mia gioia, *
sarei perito nella mia miseria.
Mai dimenticherò i tuoi precetti: *
per essi mi fai vivere.
Io sono tuo: salvami, *
perché ho cercato il tuo volere.
Gli empi mi insidiano per rovinarmi, *
ma io medito i tuoi insegnamenti.
Di ogni cosa perfetta ho visto il limite, *
ma la tua legge non ha confini.
Gloria.
Ant. 1 Salvami, Signore: sono tuo.
Salmo 70
I (1-13)
Ant. 2 Porgimi ascolto, o Dio: * sii per me come una rupe di difesa.
In te mi rifugio, Signore, *
ch’io non resti confuso in eterno.
Liberami, difendimi per la tua giustizia, *
porgimi ascolto e salvami.
Sii per me rupe di difesa, †
baluardo inaccessibile, *
poiché tu sei mio rifugio e mia fortezza.
Mio Dio, salvami dalle mani dell’empio, *
dalle mani dell’iniquo e dell’oppressore.
Sei tu, Signore, la mia speranza, *
la mia fiducia fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno, †
dal seno di mia madre tu sei il mio sostegno; *
a te la mia lode senza fine.
Sono parso a molti quasi un prodigio: *
eri tu il mio rifugio sicuro.
Della tua lode è piena la mia bocca, *
della tua gloria, tutto il giorno.
Non mi respingere nel tempo della vecchiaia, *
non abbandonarmi quando declinano le mie forze.
Contro di me parlano i miei nemici, *
coloro che mi spiano congiurano insieme:
«Dio lo ha abbandonato, †
inseguitelo, prendetelo, *
perché non ha chi lo liberi».
O Dio, non stare lontano: *
Dio mio, vieni presto ad aiutarmi.
Siano confusi e annientati quanti mi accusano, †
siano coperti d’infamia e di vergogna *
quanti cercano la mia sventura.
Gloria.
Ant. 2 Porgimi ascolto, o Dio: * sii per me come una rupe di difesa.
III (14-24)
Ant. 3 Al canto delle tue lodi, esulteranno le mie labbra, * e si allieta la vita che tu hai riscattato.
Io, invece, non cesso di sperare, *
moltiplicherò le tue lodi.
La mia bocca annunzierà la tua giustizia, †
proclamerà sempre la tua salvezza, *
che non so misurare.
Dirò le meraviglie del Signore, *
ricorderò che tu solo sei giusto.
Tu mi hai istruito, o Dio, fin dalla giovinezza *
e ancora oggi proclamo i tuoi prodigi.
E ora, nella vecchiaia e nella canizie, *
Dio, non abbandonarmi,
finché io annunzi la tua potenza, *
a tutte le generazioni le tue meraviglie.
La tua giustizia, Dio, è alta come il cielo, †
tu hai fatto cose grandi: *
chi è come te, o Dio?
Mi hai fatto provare molte angosce e sventure: †
mi darai ancora vita, *
mi farai risalire dagli abissi della terra,
accrescerai la mia grandezza *
e tornerai a consolarmi.
Allora ti renderò grazie sull’arpa, †
per la tua fedeltà, o mio Dio; *
ti canterò sulla cetra, o santo d’Israele.
Cantando le tue lodi, esulteranno le mie labbra *
e la mia vita, che tu hai riscattato.
Anche la mia lingua tutto il giorno
proclamerà la tua giustizia, *
quando saranno confusi e umiliati
quelli che cercano la mia rovina.
Gloria.
Ant. 3 Al canto delle tue lodi, esulteranno le mie labbra, * e si allieta la vita che tu hai riscattato.
Alle altre Ore salmodia complementare
Terza
LETTURA BREVE Ap 6,9b.11b
Vidi sotto l’altare le anime di coloro che furono immolati a causa della parola di Dio e della testimonianza che gli avevano resa. E fu detto loro di pazientare ancora un poco, finché fosse completo il numero dei loro compagni di servizio e dei loro fratelli che dovevano essere uccisi come loro.
Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio.
Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio. * Alleluia, alleluia.
Non le toccherà nessun tormento.
Alleluia. Alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio. * Alleluia, alleluia.
ORAZIONE
O Dio, che in questa festiva celebrazione ci poni ad esempio la coraggiosa testimonianza dei martiri Protaso e Gervaso, concedi al tuo popolo, che crede in te fermamente, di combattere sempre con animo forte la buona battaglia della fede. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.
CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
Sesta
LETTURA BREVE Ap 12,10b.11
Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo, poiché è stato precipitato l’accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte. Ma essi lo hanno vinto per mezzo del sangue dell’Agnello e grazie alla testimonianza del loro martirio, poiché hanno disprezzato la vita fino a morire.
I giusti vivono per sempre.
I giusti vivono per sempre. * Alleluia, alleluia.
La loro ricompensa è presso il Signore.
Alleluia. Alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
I giusti vivono per sempre. * Alleluia, alleluia.
ORAZIONE
Signore Dio nostro, fa’ che gli esempi di questi martiri presentatici dai paterni insegnamenti di sant’Ambrogio, ci infondano vigore nell’animo e ci diano una viva intelligenza di fede. Per Cristo nostro Signore.
CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
Nona
LETTURA BREVE Ap 20,4
Vidi alcuni troni e a quelli che vi si sedettero fu dato il potere di giudicare. Vidi anche le anime dei decapitati a causa della testimonianza di Gesù e della parola di Dio, e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua e non ne avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano. Essi ripresero vita e regnarono con Cristo.
Esultano i giusti davanti a Dio.
Esultano i giusti davanti a Dio. * Alleluia, alleluia.
Cantano a te per la gioia, Signore.
Alleluia. Alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Esultano i giusti davanti a Dio. * Alleluia, alleluia.
ORAZIONE
O Dio, che in questa festiva celebrazione ci poni ad esempio la coraggiosa testimonianza dei martiri Protaso e Gervaso, concedi al tuo popolo, che crede in te fermamente, di combattere sempre con animo forte la buona battaglia della fede. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.
oppure
Signore Dio nostro, fa’ che gli esempi di questi martiri presentatici dai paterni insegnamenti di sant’Ambrogio, ci infondano vigore nell’animo e ci diano una viva intelligenza di fede. Per Cristo nostro Signore.
CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
VESPRO
SECONDI VESPRI
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
oppure
Signore ascolta la nostra preghiera
E il nostro grido giunga fino a te
RITO DELLA LUCE
I tuoi santi, o Dio, camminano nella vita
alla soave luce del tuo volto.
Sono allietati nel tuo nome,
sono esaltati dalla tua giustizia.
Tu sei la fonte del loro vigore,
tu sei la loro corona di gloria.
Sono allietati nel tuo nome,
sono esaltati dalla tua giustizia.
I tuoi santi, o Dio, camminano nella vita
alla soave luce del tuo volto.
Sono allietati nel tuo nome,
sono esaltati dalla tua giustizia.
INNO
Di Protaso e Gervaso oggi mi allieto,
oggi il mio canto è nuovo.
Ho trovato, Gesù, nuovo tesoro,
nuovo è il mio grazie.
Dall’ignorato tumulo
i prodigi zampillano:
chi può celare il sangue
che fino al cielo grida?
Chiaro un segno dall’alto ci rivela
le gloriose vittima:
più non moriamo martiri,
ma ritroviamo i martiri.
Torna a vedere un cieco
e così attesta la preziosa morte;
è un macellaio di nome severo,
e tutti lo conoscono.
Pone le sacre vesti,
sugli occhi ottenebrati,
ed è squarciata la sua lunga notte,
subito vede la luce.
Varia una turba accorre
di malati e di ossessi:
tutti alle case tornano
guariti e liberati.
Le antiche età rivivono:
ogni male risanano
il tocco degli indumenti
e l’ombra delle spoglie venerate.
A te, Padre, la lode
e all’unico tuo Figlio
con lo Spirito santo
canteremo nei secoli. Amen.
RESPONSORIO
«Trovino spazio i martiri, vittime vittoriose,
là dove Cristo è vittima.
Sopra l’altare è posto il Redentore,
morto in croce per tutti;
sotto l’altare riposino
i riscattati dalla sua passione.
È questo il luogo che era destinato
alla mia sepoltura:
cedo il posto d’onore
alle vittime sante;
sotto l’altare riposino
i riscattati dalla sua passione.
SALMODIA
Ant. «Fratelli e amici miei – dice il Signore –, * venite nel regno del Padre mio».
Salmo 27,1-3.6-9
A te grido, Signore; *
non restare in silenzio, mio Dio,
perché, se tu non mi parli, *
io sono come chi scende nella fossa.
Ascolta la voce della mia supplica,
quando ti grido aiuto, *
quando alzo le mie mani verso il tuo santo tempio.
Non travolgermi con gli empi, *
con quelli che operano il male.
Parlano di pace al loro prossimo, *
ma hanno la malizia nel cuore.
Sia benedetto il Signore, *
che ha dato ascolto alla voce della mia preghiera;
il Signore è la mia forza e il mio scudo, *
ho posto in lui la mia fiducia;
mi ha dato aiuto ed esulta il mio cuore, *
con il mio canto gli rendo grazie.
Il Signore è la forza del suo popolo, *
rifugio di salvezza del suo consacrato.
Salva il tuo popolo e la tua eredità benedici, *
guidali e sostienili per sempre.
Salmo 133
Ecco, benedite il Signore, *
voi tutti, servi del Signore;
voi che state nella casa del Signore *
durante le notti.
Alzate le mani verso il tempio *
e benedite il Signore.
Da Sion ti benedica il Signore, *
che ha fatto cielo e terra.
Salmo 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
voi tutte, nazioni, dategli gloria;
perché forte è il suo amore per noi *
e la fedeltà del Signore dura in eterno.
Gloria.
Ant. «Fratelli e amici miei – dice il Signore –, * venite nel regno del Padre mio».
PRIMA ORAZIONE
Si allieti, o Dio, la tua Chiesa per l’unica corona di gloria che unisce fraternamente i martiri Protaso e Gervaso; la loro testimonianza accresca la nostra fede e conforti la nostra vita. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.
CANTICO DELLA BEATA VERGINE
Cantico Lc 1,46-55
Ant. Guidato da una fede pari a quella dei martiri, * le reliquie dei martiri lieto Ambrogio riscopre.
L’anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
D’ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria.
L’anima mia *
magnifica il Signore.
Ant. Guidato da una fede pari a quella dei martiri, * le reliquie dei martiri lieto Ambrogio riscopre.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
SECONDA ORAZIONE
Grande sia oggi, o Dio, la gioia della tua Chiesa che ammirata contempla la gloria dei santi Protaso e Gervaso, resi veramente fratelli dalla stessa fede e dallo stesso martirio. Per Cristo nostro Signore.
SALLENDA IN ONORE DEI SANTI
Protaso e Gervaso, martiri del Signore,
sono eccellenti medici per i mali del popolo.
Il loro patrocinio da ogni male ci libera.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito santo.
Come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Protaso e Gervaso, martiri del Signore,
sono eccellenti medici per i mali del popolo.
Il loro patrocinio da ogni male ci libera.
Orazione
La gloriosa testimonianza dei martiri Protaso e Gervaso ci rinvigorisca, o Dio vivo e santo, e alla nostra debolezza ottenga adeguato soccorso. Per Cristo nostro Signore.
INTERCESSIONI
Onoriamo il Redentore, che è stato glorificato nel martirio dei santi Protaso e Gervaso,e gioiosamente diciamo:
Noi cantiamo a te, Signore.
Noi ti lodiamo e ti adoriamo, o Cristo, causa e modello di ogni martirio,
perché ci hai amati sino alla fine.
Tu che hai chiamato i peccatori pentiti al premio della vita eterna,
donaci la grazia della conversione e della costanza.
Tu che hai affidato alla Chiesa il sacrificio del tuo sangue per la remissione dei peccati,
concedi ai credenti di affrontare con fortezza le prove della vita.
Tu che ci hai sostenuti nella fede in questo giorno,
conserva nella perseveranza coloro che soffrono per la giustizia.
Tu che hai offerto la tua vita per tutti gli uomini,
associa alla gloria della tua risurrezione i nostri defunti
Nella certa speranza della tua venuta, uniti a tutti i fratelli, preghiamo:
Padre Nostro.
CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca
Amen.
oppure
La santa Trinità ci salvi e ci benedica
Amen.
Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale
COMPIETA
Convertici, Dio, nostra salvezza.
E placa il tuo sdegno verso di noi.
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
INNO
Tu che le tenebre al giorno
sapientemente alterni,
così alleviando nel sonno
le membra affaticate,
ascolta chi nella notte
timoroso ti implora:
se il corpo nel torpore si abbandona,
vegli lo spirito nella tua luce.
Ansia di ignoto pericolo,
Padre pietoso, non ci impauri,
incubi vani non ci inquietino
né fatue visioni ci illudano.
Ogni affanno si perda
nel sonno ristoratore;
ma vigili il cuore e ti sogni,
ospite dolce di chi crede in te.
A te si innalza, Padre, la supplica
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive con te nei secoli. Amen.
SALMODIA
Salmo 85
Ant. Custodiscimi, Signore, perché resti fedele.
Signore, tendi l’orecchio, rispondimi, *
perché io sono povero e infelice.
Custodiscimi perché sono fedele; *
tu, Dio mio, salva il tuo servo,
che in te spera.
Pietà di me, Signore, *
a te grido tutto il giorno.
Rallegra la vita del tuo servo, *
perché a te, Signore, innalzo l’anima mia.
Tu sei buono, Signore, e perdoni, *
sei pieno di misericordia con chi ti invoca.
Porgi l’orecchio, Signore, alla mia preghiera *
e sii attento alla voce della mia supplica.
Nel giorno dell’angoscia alzo a te il mio grido *
e tu mi esaudirai.
Fra gli dèi nessuno è come te, Signore, *
e non c’è nulla che uguagli le tue opere.
Tutti i popoli che hai creato verranno
e si prostreranno davanti a te, o Signore, *
per dare gloria al tuo nome;
grande tu sei e compi meraviglie: *
tu solo sei Dio.
Mostrami, Signore, la tua via, *
perché nella tua verità io cammini;
donami un cuore semplice *
che tema il tuo nome.
Ti loderò, Signore, Dio mio, con tutto il cuore *
e darò gloria al tuo nome sempre,
perché grande con me è la tua misericordia: *
dal profondo degli inferi mi hai strappato.
Mio Dio, mi assalgono gli arroganti,
una schiera di violenti
attenta alla mia vita, *
non pongono te davanti ai loro occhi.
Ma tu, Signore, Dio di pietà, compassionevole, *
lento all’ira e pieno di amore, Dio fedele,
volgiti a me e abbi misericordia:
dona al tuo servo la tua forza, *
salva il figlio della tua ancella.
Dammi un segno di benevolenza;
vedano e siano confusi i miei nemici, *
perché tu, Signore,
mi hai soccorso e consolato.
Gloria.
Ant. Custodiscimi, Signore, perché resti fedele.
LETTURA BREVE 1Ts 5,9-10
Fratelli, Dio ci ha destinati all’acquisto della salvezza per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, il quale è morto per noi, perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui.
Conserva ai miei occhi la luce.
Conserva ai miei occhi la luce, * perché non mi sorprenda il sonno della morte.
Guarda e rispondimi, o Dio.
Perché non mi sorprenda il sonno della morte.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
Conserva ai miei occhi la luce, * perché non mi sorprenda il sonno della morte.
CANTICO DI SIMEONE
Cantico Lc 2,19-32
Ant. Perfino i capelli del vostro capo sono contati; * non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri.
Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
vada in pace secondo la tua parola;
perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
preparata da te davanti a tutti i popoli,
luce per illuminare le genti *
e gloria del tuo popolo Israele.
Gloria.
Ant. Perfino i capelli del vostro capo sono contati; * non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri.
ORAZIONE
Rischiara, o Dio, le nostre tenebre e dalle insidie notturne difendi sempre i tuoi figli. Per Cristo nostro Signore.
ANTIFONA ALLA B.V. MARIA
Inviolato fiore, purissima Vergine,
porta lucente del cielo,
Madre di Cristo amata, Signore piissima,
odi quest’inno di lode.
Casta la vita scorra, sia limpido l’animo:
così t’implorano i cuori.
Per la tua dolce supplica a noi colpevoli
scenda il perdono di Dio.
Vergine tutta santa, Regina bellissima,
inviolato fiore.
Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.
CONCLUSIONE
Dormiamo in pace.
Vigiliamo in Cristo.