Domenica, 30 Gennaio 2011 S. FAMIGLIA DI GESU’, MARIA E GIUSEPPE – festa del Signore LETTURA Lettura del libro del Siracide 7, 27-30. 32-36 Onora tuo padre con tutto il cuore / e non dimenticare le doglie di tua madre. / Ricorda che essi ti hanno generato: / che cosa darai loro in cambio di quanto ti hanno dato? / Con tutta l’anima temi il Signore / e abbi riverenza per i suoi sacerdoti. / Ama con tutta la forza chi ti ha creato / e non trascurare i suoi ministri. / Anche al povero tendi la tua mano, / perché sia perfetta la tua benedizione. / La tua generosità si estenda a ogni vivente, / ma anche al morto non negare la tua pietà. / Non evitare coloro che piangono / e con gli afflitti móstrati afflitto. / Non esitare a visitare un malato, / perché per questo sarai amato. / In tutte le tue opere ricòrdati della tua fine / e non cadrai mai nel peccato. SALMO Sal 127 (128) ®Vita e benedizione sulla casa che teme il Signore. Beato chi teme il Signore e cammina nelle sue vie. Della fatica delle tue mani ti nutrirai, sarai felice e avrai ogni bene. ® La tua sposa come vite feconda nell’intimità della tua casa; i tuoi figli come virgulti d’ulivo intorno alla tua mensa. ® Ecco com’è benedetto l’uomo che teme il Signore. Ti benedica il Signore da Sion. Possa tu vedere il bene di Gerusalemme per tutti i giorni della tua vita! ® EPISTOLA Lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi 3, 12-21 Fratelli, scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi dunque di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri, se qualcuno avesse di che lamentarsi nei riguardi di un altro. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie! La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. Con ogni sapienza istruitevi e ammonitevi a vicenda con salmi, inni e canti ispirati, con gratitudine, cantando a Dio nei vostri cuori. E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie per mezzo di lui a Dio Padre. Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come conviene nel Signore. Voi, mariti, amate le vostre mogli e non trattatele con durezza. Voi, figli, obbedite ai genitori in tutto; ciò è gradito al Signore. Voi, padri, non esasperate i vostri figli, perché non si scoraggino. VANGELO Lettura del Vangelo secondo Luca 2, 22-33 In quel tempo. Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio «una coppia di tortore o due giovani colombi», come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo / vada in pace, secondo la tua parola, / perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, / preparata da te davanti a tutti i popoli: / luce per rivelarti alle genti / e gloria del tuo popolo, Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui.