Sabato 26 giugno 2010 Messa del giorno LETTURA Lettura del libro del Levitico 23, 26-32 In quei giorni. Il Signore parlò a Mosè e disse: «Il decimo giorno di questo settimo mese sarà il giorno dell’espiazione; terrete una riunione sacra, vi umilierete e offrirete sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore. In quel giorno non farete alcun lavoro, poiché è il giorno dell’espiazione, per compiere il rito espiatorio per voi davanti al Signore, vostro Dio. Ogni persona che non si umilierà in quel giorno sarà eliminata dalla sua parentela. Ogni persona che farà in quel giorno un qualunque lavoro io la farò perire in mezzo alla sua parentela. Non farete alcun lavoro. Sarà per voi una legge perenne, di generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete. Sarà per voi un sabato di assoluto riposo e dovrete umiliarvi: il nono giorno del mese, dalla sera alla sera seguente, farete il vostro riposo del sabato». SALMO Sal 97 (98) ® Acclamate al nostro re, il Signore. Cantate inni al Signore con la cetra, con la cetra e al suono di strumenti a corde; con le trombe e al suono del corno acclamate davanti al re, il Signore. ® Risuoni il mare e quanto racchiude, il mondo e i suoi abitanti. I fiumi battano le mani. ® Esultino insieme le montagne davanti al Signore che viene a giudicare la terra: giudicherà il mondo con giustizia e i popoli con rettitudine. ® EPISTOLA Lettera agli Ebrei 9, 6b-10 Fratelli, nella prima tenda entrano sempre i sacerdoti per celebrare il culto; nella seconda invece entra solamente il sommo sacerdote, una volta all’anno, e non senza portarvi del sangue, che egli offre per se stesso e per quanto commesso dal popolo per ignoranza. Lo Spirito Santo intendeva così mostrare che non era stata ancora manifestata la via del santuario, finché restava la prima tenda. Essa infatti è figura del tempo presente e secondo essa vengono offerti doni e sacrifici che non possono rendere perfetto, nella sua coscienza, colui che offre: si tratta soltanto di cibi, di bevande e di varie abluzioni, tutte prescrizioni carnali, valide fino al tempo in cui sarebbero state riformate. VANGELO Lettura del Vangelo secondo Giovanni 10, 14-18 In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai farisei: «Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore. Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio». ———————————————————————————— Messa vigiliare della Domenica V dopo Pentecoste VANGELO DELLA RISURREZIONE Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Giovanni 20, 1-8 Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Cristo Signore è risorto! ® Rendiamo grazie a Dio! Seguono le letture della Messa del giorno della Domenica: Gen 18,1-2a.16-33; Sal 27; Rm 4,16-25; Lc 13,23-29