ALL’INGRESSO
Volgi il tuo sguardo misericordioso sopra di me, Signore,
perché sono povero e solo.
Vedi che sono oppresso e travagliato,
perdona tutti i miei peccati.
LETTURA 2Sam 6, 1-15
Lettura del secondo libro di Samuele
In quei giorni. Davide reclutò di nuovo tutti gli uomini scelti d’Israele, in numero di trentamila. Poi si alzò e partì con tutta la sua gente da Baalà di Giuda, per far salire di là l’arca di Dio, sulla quale si proclama il nome del Signore degli eserciti, che siede sui cherubini. Posero l’arca di Dio sopra un carro nuovo e la tolsero dalla casa di Abinadàb che era sul colle; Uzzà e Achio, figli di Abinadàb, conducevano il carro nuovo. Mentre conducevano il carro con l’arca di Dio dalla casa di Abinadàb, che stava sul colle, Achio precedeva l’arca. Davide e tutta la casa d’Israele danzavano davanti al Signore con tutte le forze, con canti e con cetre, arpe, tamburelli, sistri e cimbali. Giunti all’aia di Nacon, Uzzà stese la mano verso l’arca di Dio e la sostenne, perché i buoi vacillavano. L’ira del Signore si accese contro Uzzà; Dio lo percosse per la sua negligenza ed egli morì sul posto, presso l’arca di Dio. Davide si rattristò per il fatto che il Signore aveva aperto una breccia contro Uzzà; quel luogo fu chiamato Peres-Uzzà fino ad oggi. Davide in quel giorno ebbe timore del Signore e disse: «Come potrà venire da me l’arca del Signore?». Davide non volle trasferire l’arca del Signore presso di sé nella Città di Davide, ma la fece dirottare in casa di Obed-Edom di Gat. L’arca del Signore rimase tre mesi nella casa di Obed-Edom di Gat e il Signore bene disse Obed-Edom e tutta la sua casa. Ma poi fu detto al re Davide: «Il Signore ha benedetto la casa di Obed-Edom e quanto gli appartiene, a causa dell’arca di Dio». Allora Davide andò e fece salire l’arca di Dio dalla casa di Obed- Edom alla Città di Davide, con gioia. Quando quelli che portavano l’arca del Signore ebbero fatto sei passi, egli immolò un giovenco e un ariete grasso. Davide danzava con tutte le forze davanti al Signore. Davide era cinto di un efod di lino. Così Davide e tutta la casa d’Israele facevano salire l’arca del Signore con grida e al suono del corno.
SALMO Sal 131 (132)
Il Signore ha scelto Sion per sua dimora.
Ricòrdati, Signore, di Davide,
di tutte le sue fatiche,
quando giurò al Signore,
al Potente di Giacobbe fece voto: R
«Non entrerò nella tenda in cui abito,
non mi stenderò sul letto del mio riposo,
finché non avrò trovato un luogo per il Signore,
una dimora per il Potente di Giacobbe». R
Sorgi, Signore, verso il luogo del tuo riposo,
tu e l’arca della tua potenza.
I tuoi sacerdoti si rivestano di giustizia
ed esultino i tuoi fedeli. R
VANGELO Lc 11, 5-8
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”, e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono».
DOPO IL VANGELO
O Signore, cammina in mezzo a noi,
perdona le nostre colpe e fa’ di noi il tuo popolo.
ALLO SPEZZARE DEL PANE
Fa’ splendere il tuo volto sul tuo servo e salvami,
per tua misericordia.
Che io non resti confuso,
Signore, perché ti ho invocato.
ALLA COMUNIONE
«Il mio amore non ti abbandonerà,
la mia alleanza di pace non verrà meno
– dice il Signore di misericordia –.
Porgete l’orecchio e venite, ascoltate e avrete la vita:
farò con voi un’alleanza eterna come promisi a Davide».