ALL’INGRESSO
Madre di Dio, ricevendo il gioioso saluto dell’Arcangelo
portasti nel grembo il Dio vivo e santo,
che gli angeli non osano contemplare,
e i cherubini e i serafini esaltano a gran voce;
prega per noi il Figlio che hai generato
perché ci doni la sua grande misericordia.
LETTURA 1Re 11, 41 – 12, 1-2. 20-25a
Lettura del primo libro dei Re
Le altre gesta di Salomone, tutte le sue azioni e la sua sapienza, non sono forse descritte nel libro delle gesta di Salomone? Il tempo in cui Salomone aveva regnato a Gerusalemme su tutto Israele fu di quarant’anni. Salomone si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella Città di Davide, suo padre; al suo posto divenne re suo figlio Roboamo. Roboamo andò a Sichem, perché tutto Israele era convenuto a Sichem per proclamarlo re. Quando lo seppe, Geroboamo, figlio di Nebat, che era ancora in Egitto, dove era fuggito per paura del re Salomone, tornò dall’Egitto.
Quando tutto Israele seppe che era tornato Geroboamo, lo mandò a chiamare perché partecipasse all’assemblea; lo proclamarono re di tutto Israele. Nessuno seguì la casa di Davide, se non la tribù di Giuda. Roboamo, giunto a Gerusalemme, convocò tutta la casa di Giuda e la tribù di Beniamino, centottantamila guerrieri scelti, per combattere contro la casa d’Israele e per restituire il regno a Roboamo, figlio di Salomone. La parola di Dio fu rivolta a Semaià, uomo di Dio: «Riferisci a Roboamo, figlio di Salomone, re di Giuda, a tutta la casa di Giuda e di Beniamino e al resto del popolo: Così dice il Signore: “Non salite a combattere contro i vostri fratelli israeliti; ognuno torni a casa, perché questo fatto è dipeso da me”».
Ascoltarono la parola del Signore e tornarono indietro, come il Signore aveva ordinato. Geroboamo fortificò Sichem sulle montagne di Èfraim e vi pose la sua residenza.
SALMO Sal 47 (48)
Come avevamo udito, così abbiamo visto.
La tua santa montagna, altura stupenda,
è la gioia di tutta la terra.
Il monte Sion, vera dimora divina,
è la capitale del grande re. R
Come avevamo udito, così abbiamo visto
nella città del Signore degli eserciti,
nella città del nostro Dio;
Dio l’ha fondata per sempre. R
Come il tuo nome, o Dio,
così la tua lode si estende
sino all’estremità della terra;
di giustizia è piena la tua destra. R
Gioisca il monte Sion,
esultino i villaggi di Giuda
a causa dei tuoi giudizi. R
VANGELO Lc 11, 37-44
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Mentre il Signore Gesù stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo. Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro. Ma guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo».
DOPO IL VANGELO
Maria serbava tutte queste cose,
meditandole nel suo cuore.
ALLO SPEZZARE DEL PANE
Te beata, Maria, che hai creduto
nell’adempimento della parola del Signore:
tu sarai con Cristo nel suo regno eterno.
ALLA COMUNIONE
Il Signore affida la Madre al discepolo prediletto:
«Giovanni, ecco tua madre; donna, ecco tuo figlio».