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1Re 3,16-28; Sal 71; Lc 11,27-28

29 Luglio 2013

SETTIMANA DELLA X DOMENICA DOPO PENTECOSTE

LUNEDÌ – s.Marta

 

Letture del giorno corrente:

 

LETTURA

Lettura del primo libro dei Re 3, 16-28

 

In quei giorni. Vennero dal re due prostitute e si presentarono innanzi a lui. Una delle due disse: «Perdona, mio signore! Io e questa donna abitiamo nella stessa casa; io ho partorito mentre lei era in casa. Tre giorni dopo il mio parto, anche questa donna ha partorito; noi stiamo insieme e non c’è nessun estraneo in casa fuori di noi due. Il figlio di questa donna è morto durante la notte, perché lei gli si era coricata sopra. Ella si è alzata nel cuore della notte, ha preso il mio figlio dal mio fianco, mentre la tua schiava dormiva, e se lo è messo in seno e sul mio seno ha messo il suo figlio morto. Al mattino mi sono alzata per allattare mio figlio, ma ecco, era morto. L’ho osservato bene al mattino; ecco, non era il figlio che avevo partorito io». L’altra donna disse: «Non è così! Mio figlio è quello vivo, il tuo è quello morto». E quella, al contrario, diceva: «Non è così! Quello morto è tuo figlio, il mio è quello vivo». Discutevano così alla presenza del re. Il re disse: «Costei dice: “Mio figlio è quello vivo, il tuo è quello morto”, mentre quella dice: “Non è così! Tuo figlio è quello morto e il mio è quello vivo”». Allora il re ordinò: «Andate a prendermi una spada!». Portarono una spada davanti al re. Quindi il re aggiunse: «Tagliate in due il bambino vivo e datene una metà all’una e una metà all’altra». La donna il cui figlio era vivo si rivolse al re, poiché le sue viscere si erano commosse per il suo figlio, e disse: «Perdona, mio signore! Date a lei il bimbo vivo; non dovete farlo morire!». L’altra disse: «Non sia né mio né tuo; tagliate!». Presa la parola, il re disse: «Date alla prima il bimbo vivo; non dovete farlo morire. Quella è sua madre». Tutti gli Israeliti seppero della sentenza pronunciata dal re e provarono un profondo rispetto per il re, perché avevano constatato che la sapienza di Dio era in lui per rendere giustizia.            

 

 

SALMO

Sal 71 (72)

 

             ®  Fiorisca, Signore, la tua giustizia e abbondi la pace.

 

O Dio, affida al re il tuo diritto,

al figlio di re la tua giustizia;

egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia

e i tuoi poveri secondo il diritto. ®

 

Le montagne portino pace al popolo

e le colline giustizia.

Egli libererà il misero che invoca

e il povero che non trova aiuto. ®

 

Abbia pietà del debole e del misero

e salvi la vita dei miseri.

Li riscatti dalla violenza e dal sopruso,

sia prezioso ai suoi occhi il loro sangue. ®

 

Il suo nome duri in eterno,

davanti al sole germogli il suo nome.

Benedetto il Signore, Dio d’Israele:

egli solo compie meraviglie.

E benedetto il suo nome glorioso per sempre:

della sua gloria sia piena tutta la terra. ®

 

 

VANGELO

Lettura del Vangelo secondo Luca 11, 27-28

 

In quel tempo. Mentre il Signore Gesù parlava, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!». Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».

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oppure: Letture dal Lezionario dei Santi:

 

Lettura

Lettura del libro dei Proverbi 31, 10-13. 19-20. 30-31

 

Una donna forte chi potrà trovarla?

Ben superiore alle perle è il suo valore.

In lei confida il cuore del marito

e non verrà a mancargli il profitto.

Gli dà felicità e non dispiacere

per tutti i giorni della sua vita.

Si procura lana e lino

e li lavora volentieri con le mani.

 Stende la sua mano alla conocchia

e le sue dita tengono il fuso.

Apre le sue palme al misero,

stende la mano al povero.

Illusorio è il fascino e fugace la bellezza,

ma la donna che teme Dio è da lodare.

Siatele riconoscenti per il frutto delle sue mani

e le sue opere la lodino alle porte della città.

 

 

Salmo

Sal 14 (15)

 

   R.: I giusti abiteranno la casa del Signore.

 

Signore, chi abiterà nella tua tenda?

Chi dimorerà sulla tua santa montagna?

Colui che cammina senza colpa,

pratica la giustizia

e dice la verità che ha nel cuore. R

 

Colui che non fa danno al suo prossimo

e non lancia insulti al suo vicino.

Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,

ma onora chi teme il Signore. R

 

Non presta il suo denaro a usura

e non accetta doni contro l’innocente.

Colui che agisce in questo modo

resterà saldo per sempre. R

 

 

Epistola

Lettera agli Ebrei 13, 1-8

 

Fratelli,

l’amore fraterno resti saldo. Non dimenticate l’ospitalità; alcuni, praticandola, senza saperlo hanno accolto degli angeli. Ricordatevi dei carcerati, come se foste loro compagni di carcere, e di quelli che sono maltrattati, perché anche voi avete un corpo. Il matrimonio sia rispettato da tutti e il letto nuziale sia senza macchia. I fornicatori e gli adùlteri saranno giudicati da Dio.

La vostra condotta sia senza avarizia; accontentatevi di quello che avete, perché Dio stesso ha detto: Non ti lascerò e non ti abbandonerò. Così possiamo dire con fiducia:

Il Signore è il mio aiuto, non avrò paura.

Che cosa può farmi l’uomo?

Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunciato la parola di Dio. Considerando attentamente l’esito finale della loro vita, imitatene la fede. Gesù Cristo è lo stesso ieri e oggi e per sempre!

 

 

Vangelo

Lettura del Vangelo secondo Luca 10, 38-42

 

In quel tempo.

Mentre erano in cammino, il Signore Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».