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1Gv 4, 15-21; Sal 32; Lc 17, 26-33

16 Settembre 2013

SETTIMANA DELLA III DOMENICA DOPO IL MARTIRIO

DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE

 

LUNEDÌ

 

 

LETTURA

Lettura della prima lettera di san Giovanni apostolo 4, 15-21

 

Figlioli miei, chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio. E noi abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi. Dio è amore; chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui.

In questo l’amore ha raggiunto tra noi la sua perfezione: che abbiamo fiducia nel giorno del giudizio, perché come è lui, così siamo anche noi, in questo mondo. Nell’amore non c’è timore, al contrario l’amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell’amore.

Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo. Se uno dice: «Io amo Dio» e odia suo fratello, è un bugiardo. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede. E questo è il comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche suo fratello.           

 

SALMO

Sal 32 (33)

 

             ®  Dell’amore del Signore è piena la terra.

 

Esultate, o giusti, nel Signore;

per gli uomini retti è bella la lode.

Perché retta è la parola del Signore

e fedele ogni sua opera.

Egli ama la giustizia e il diritto;

dell’amore del Signore è piena la terra. ®

 

Beata la nazione che ha il Signore come Dio,

il popolo che egli ha scelto come sua eredità.

Il Signore guarda dal cielo:

egli vede tutti gli uomini;

lui, che di ognuno ha plasmato il cuore

e ne comprende tutte le opere. ®

 

L’anima nostra attende il Signore:

egli è nostro aiuto e nostro scudo.

È in lui che gioisce il nostro cuore,

nel suo santo nome noi confidiamo.

Su di noi sia il tuo amore, Signore,

come da te noi speriamo. ®

 

VANGELO

Lettura del Vangelo secondo Luca 17, 26-33

 

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti. Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà. In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot. Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva».