GIOBBE
Lettura del libro di Giobbe 42, 1-10a
In quei giorni. Giobbe prese a dire al Signore: / «Comprendo che tu puoi tutto / e che nessun progetto per te è impossibile. / Chi è colui che, da ignorante, / può oscurare il tuo piano? / Davvero ho esposto cose che non capisco, / cose troppo meravigliose per me, che non comprendo. / Ascoltami e io parlerò, / io t’interrogherò e tu mi istruirai! / Io ti conoscevo solo per sentito dire, / ma ora i miei occhi ti hanno veduto. / Perciò mi ricredo e mi pento / sopra polvere e cenere». / Dopo che il Signore ebbe rivolto queste parole a Giobbe, disse a Elifaz di Teman: «La mia ira si è accesa contro di te e contro i tuoi due amici, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe. Prendete dunque sette giovenchi e sette montoni e andate dal mio servo Giobbe e offriteli in olocausto per voi. Il mio servo Giobbe pregherà per voi e io, per riguardo a lui, non punirò la vostra stoltezza, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe». / Elifaz di Teman, Bildad di Suach e Sofar di Naamà andarono e fecero come aveva detto loro il Signore e il Signore ebbe riguardo di Giobbe. / Il Signore ristabilì la sorte di Giobbe.
SALMO
Sal 118 (119), 169-176
® Dammi vita, Signore, e osserverò la tua parola.
Giunga il mio grido davanti a te, Signore,
fammi comprendere secondo la tua parola.
Venga davanti a te la mia supplica,
liberami secondo la tua promessa. ®
Sgorghi dalle mie labbra la tua lode,
perché mi insegni i tuoi decreti.
La mia lingua canti la tua promessa,
perché tutti i tuoi comandi sono giustizia. ®
Mi venga in aiuto la tua mano,
perché ho scelto i tuoi precetti.
Desidero la tua salvezza, Signore,
e la tua legge è la mia delizia. ®
Che io possa vivere e darti lode:
mi aiutino i tuoi giudizi.
Mi sono perso come pecora smarrita;
cerca il tuo servo: non ho dimenticato i tuoi comandi. ®
TOBIA
Lettura del libro di Tobia 13, 1-18
In quei giorni. / Tobi disse: / «Benedetto Dio che vive in eterno, / benedetto il suo regno; / egli castiga e ha compassione, / fa scendere agli inferi, nelle profondità della terra, / e fa risalire dalla grande perdizione: / nessuno sfugge alla sua mano. / Lodatelo, figli d’Israele, davanti alle nazioni, / perché in mezzo ad esse egli vi ha disperso / e qui vi ha fatto vedere la sua grandezza; / date gloria a lui davanti a ogni vivente, / poiché è lui il nostro Signore, il nostro Dio, / lui il nostro Padre, Dio per tutti i secoli. / Vi castiga per le vostre iniquità, / ma avrà compassione di tutti voi / e vi radunerà da tutte le nazioni, / fra le quali siete stati dispersi. / Quando vi sarete convertiti a lui / con tutto il cuore e con tutta l’anima / per fare ciò che è giusto davanti a lui, / allora egli ritornerà a voi / e non vi nasconderà più il suo volto. / Ora guardate quello che ha fatto per voi / e ringraziatelo con tutta la voce; / benedite il Signore che è giusto / e date gloria al re dei secoli. / Io gli do lode nel paese del mio esilio / e manifesto la sua forza e la sua grandezza / a un popolo di peccatori. / Convertitevi, o peccatori, / e fate ciò che è giusto davanti a lui; / chissà che non torni ad amarvi / e ad avere compassione di voi. / Io esalto il mio Dio, / l’anima mia celebra il re del cielo / ed esulta per la sua grandezza. / Tutti ne parlino / e diano lode a lui in Gerusalemme. / Gerusalemme, città santa, / egli ti castiga per le opere dei tuoi figli, / ma avrà ancora pietà per i figli dei giusti. / Da’ lode degnamente al Signore / e benedici il re dei secoli; / egli ricostruirà in te il suo tempio con gioia, / per allietare in te tutti i deportati / e per amare in te tutti gli sventurati, / per tutte le generazioni future. / Una luce splendida brillerà sino ai confini della terra: / nazioni numerose verranno a te da lontano, / gli abitanti di tutti i confini della terra / verranno verso la dimora del tuo santo nome, / portando in mano i doni per il re del cielo. / Generazioni e generazioni esprimeranno in te l’esultanza / e il nome della città eletta durerà per le generazioni future. / Maledetti tutti quelli che ti insultano! / Maledetti tutti quelli che ti distruggono, / che demoliscono le tue mura, / rovinano le tue torri / e incendiano le tue abitazioni! / Ma benedetti per sempre tutti quelli che ti temono. / Sorgi ed esulta per i figli dei giusti, / tutti presso di te si raduneranno / e benediranno il Signore dei secoli. / Beati coloro che ti amano, / beati coloro che esulteranno per la tua pace. / Beati coloro che avranno pianto per le tue sventure: / gioiranno per te e vedranno tutta la tua gioia per sempre. / Anima mia, benedici il Signore, il grande re, / perché Gerusalemme sarà ricostruita / come città della sua dimora per sempre. / Beato sarò io, se rimarrà un resto della mia discendenza / per vedere la tua gloria e dare lode al re del cielo. / Le porte di Gerusalemme saranno ricostruite / con zaffiro e con smeraldo / e tutte le sue mura con pietre preziose. / Le torri di Gerusalemme saranno ricostruite con oro / e i loro baluardi con oro purissimo. / Le strade di Gerusalemme saranno lastricate / con turchese e pietra di Ofir. / Le porte di Gerusalemme risuoneranno di canti di esultanza, / e in tutte le sue case canteranno: “Alleluia! / Benedetto il Dio d’Israele / e benedetti coloro che benedicono il suo santo nome / nei secoli e per sempre!”».
VANGELO
Lettura del Vangelo secondo Matteo 26, 14-16
In quel tempo. Uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnarlo.